12/02/2017

«Io stesso avrei chiesto l’eutanasia, ma poi...»

«Io stesso avrei chiesto l’eutanasia, ma poi...».

Questa affermazione può suonare strana, pronunciata dalla mia bocca, ma è la realtà: la malattia e la sofferenza fisica, unite alla depressione, possono portare a pensare che morire sia la soluzione migliore.

In seguito, passato il periodo più impegnativo della malattia, mi sono spaventato di aver pensato all’eutanasia e ho riflettuto su quanto fossi stato graziato dal fatto che non c’era stato un medico che aveva potuto ascoltare la mia richiesta, facendomi morire.

Anche per questo motivo, così personale, il ddl sull’eutanasia di prossima discussione alla Camera, dal titolo apparentemente innocuo: “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari” (da cui l’acronimo DAT), mi spaventa moltissimo. Rappresenta l’ennesimo attacco contro l’uomo, presentandosi in maniera molto fumosa.

L’eutanasia non è la soluzione. Le persone malate e deboli hanno invece bisogno del calore della famiglia, che a sua volta dovrebbe essere sostenuta dallo Stato (sia economicamente, sia psicologicamente).

Non cediamo a una falsa idea di compassione e a un’idea di umanitarismo che non ha niente a che vedere con l’amore vero che si nutre nei confronti delle persone: firmate e diffondete la petizione di ProVita Onlus per dire NO alle DAT e NO all’eutanasia legale in Italia.

Con una grande mobilitazione possiamo fermare questo mortifero disegno di legge. Non rinunciamo alla nostra umanità!

Toni Brandi


#STOPEUTANASIASTOPDAT:

 non facciamoci imbrogliare! 

firma e fai firmare qui la petizione contro la legge sulle DAT, che legalizza l’eutanasia

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.