25/09/2017

Gender – “U(ma)nità a due. Differenze e identità di genere”

Il panorama dei libri che trattano il tema dell’identità sessuata – e quindi dell’ideologia gender – è variegato. Oggi parliamo di U(ma)nità a due. Differenze e identità di genere, a firma della docente e filosofa Miriam Rocca.

Riportiamo, con il permesso dell’Autrice, una recensione del libro.

Cos’è il gender? E, ancora, esistono il sesso maschile e il sesso femminile?

Cos’è il genere sessuale? Una realtà fluttuante, non avente vere radici organiche, una scelta soggettiva legata all’intimità della persona o è invece una struttura sostanziale, legame indissolubile di identità biologica ed essenza ontologica? Le risposte a queste domande sono le stesse finalità del saggio U(ma)nità a due. Differenze e identità di genere, pubblicato nel 2014 da If Press editrice.

Miriam Rocca si propone di definire il significato di “genere sessuale”, approfondendo le teorie filosofiche di ieri e di oggi, per capire come uomo e donna, in virtù di queste stesse tipicità sessuali, si rendono protagonisti dell’ambiente culturale, sociale, politico, scientifico in cui vivono. Da Aristotele a Luce Irigaray, si ripercorrono nel libro definizioni, idee, posizioni sul genere sessuale, con approdi arricchenti e mai banali. Tale saggio intende dunque, in maniera rigorosa, porre i cardini per una teoria della complementarietà, che spieghi il perché di una “pari dignità di essere” tra uomo e donna, che non è uguaglianza ma differenza complementare.

Perché questo tema?
Perché il relativismo imperante rischia di far crollare anche i pilastri più indubitabili sui quali poggia tutta la struttura sociale, negando il giusto equilibrio dei sessi che, nella dinamicità del reale, si alterna in contributi che sono insieme maschili e femminili.

Nell’opera si analizzano tre diverse tematiche: il concetto di sostanza come si è evoluto nell’ambito della filosofia; la dualità sessuale maschio-femmina, uomo-donna, nella storia del pensiero e in quella sociale; ed infine i risvolti relazionali, psicologici e culturali nella differenza di genere.

«L’umanità – affermava la Irigaray in una sua opera – si compie fra i due generi.

La nascita di una bambina o di un bambino si accompagna a una destinazione ad adempiere il proprio genere ed a una destinazione a compiere l’umanità insieme all’altro genere»

Nell’opera di Miriam Rocca dunque sarà forse possibile scorgere questa destinazione.

Redazione

Fonte: Solo Libri


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