06/03/2014

Il Consiglio regionale del Lazio mimetizza il gender utilizzando le donne

Dopo il Campidoglio, la Regione Lazio fa sua la battaglia in favore del “Gender”, anche se camuffata da lotta alla violenza sulle donne.

Il percorso è ormai noto: usare temi condivisi come specchietto per le allodole a coprire ben altri fini, all’inizio mai apertamente dichiarati!

E’ di questi giorni infatti la notizia che la maggioranza con l’appoggio del gruppo “5 stelle”, ha voluto accelerare a tutti i costi la discussione in Aula di una proposta di legge, incostituzionale, ingannevole e ipocrita sin dal titolo: “Riordino delle disposizioni per contrastare la violenza contro le donne in quanto basata sul genere e per la promozione di una cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali e delle differenze tra uomo e donna.”

Va ricordato in proposito che la regione Lazio ha già una legge di contrasto alla violenza sulle donne (LR n.16 14/5/2009), fatta dalla allora maggioranza di centrosinistra! Dunque, se la necessità fosse quella di aggiungere qualche ulteriore misura, come ad esempio strutture espressamente dedicate al recupero e al sostegno delle persone vittime di violenza, lo si potrebbe fare benissimo emendando la stessa legge in vigore.

Ciò che è gravissimo è qui che venga strumentalizzato ideologicamente il drammatico tema della violenza sulle donne, volendo raggiungere tutt’altro obiettivo: inserire il gender e quindi l’ideologia Lgbt nel cuore delle politiche regionali.

La sostanza della legge è, quindi, di fatto del tutto estranea a quelle che sarebbero le sue finalità dichiarate per come sono presentate alla stampa e all’opinione pubblica e questo è scorretto, sia politicamente che da un punto di vista normativo.

Bisogna a questo punto che tali colpi di mano vengano smascherati pubblicamente per fare luce su quanto invece si vuol far passare nelle tenebre e nel silenzio. Va detto chiaramente che qualora questa legge fosse approvata così com’è si compirebbe uno stravolgimento antropologico e culturale nella direzione voluta dal mondo Lgbt, con reazioni a catena incontrollabili sul piano educativo e sociale. Esortiamo la società civile a risvegliarsi da quella sorta di anestesia generale in cui sembra piombata e a dire no a questi ripetuti tentativi di manipolazione delle coscienze.

La Manif Pour Tous – Italia

Festini

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.