08/05/2013

Il senato della Florida da l’ok ad un disegno di legge contro l’infanticidio

Nonostante l’opposizione dell’industria dell’aborto “Planned Parenthood”, il senato della Florida ha approvato il 30 aprile all’unanimità un disegno di legge che garantirà cure mediche e protezione legale ai bambini nati vivi in seguito ad aborti falliti.

Si tratta dello stesso tipo di legislazione che il Presidente Obama rifiutò di sostenere quando faceva parte del governo dell’Illinois e rispecchia una legge nazionale che il Presidente Bush firmò dopo che l’infermiera Jill Stanek rese pubblico il modo in cui nel suo ospedale, nell’area di Chicago, si lasciava che dei bambini morissero nei cassetti degli attrezzi in seguito ad aborti malriusciti.

Il provvedimento pro-life , HB 1129, ha finalmente superato l’esame della sottocommissione per la giustizia penale della camera nonostante l’opposizione del gigante degli aborti. La legge imporrà che vengano offerte cure mediche ai neonati, verosimilmente in condizioni di prematuri, che sopravvivono ad aborti parziali.

Le cure verranno somministrate in ospedale e non nelle cliniche per aborti.

Il 30 aprile il senato dello stato ha appoggiato il disegno di legge con un voto 38 a 0. Ora il progetto passo al governatore Rick Scott, che prevedibilmente lo firmerà e farà entrare in vigore la legge.

Commentando il voto, la presidente di Americani Uniti per la Vita (AUL), Charmaine Yoest, si è congratulata con il senato della Florida per avere approvato all’unanimità delle misure atte a proteggere bambini nati vivi in seguito ad aborti abborracciati. Già in precedenza, nel mese di aprile, la dottoressa Yoest aveva testimoniato a favore del provvedimento e aveva osservato che garantiva agli abitanti della Florida “una reale protezione per dei bambini vivi e in lotta per la vita, che si meritano una possibilità”.

“Le storie dei bambini pugnalati con delle forbici nella clinica per aborti del dottor Kermit Gossnell, a Philadelphia, ed i video di LivesAction mostrano che l’infanticidio è oggi un problema attuale nelle cliniche per aborti americane”, ha detto la dottoressa Yoest. “Chiediamo con forza che gli stati adottino dei regolamenti rispettosi delle indicazioni elaborate da AUL, cioè che impongano alle cliniche per aborti gli stessi standard medici che vengono richiesti ad altre strutture ambulatoriali. I legislatori della Florida rappresentano per il resto della nazione un esempio di leader coraggiosi, dalla parte della vita.”

“Le recenti dichiarazioni da parte dei lobbisti di Planned Parenthood Florida mostrano quanto persino le più umane tutele legali per i neonati in America siano veramente fragili”, ha detto a LifeNews.

Il disegno di legge della Florida richiede infatti che, se un bambino è nato vivo dopo un aborto semi riuscito, il piccolo dev’essere immediatamente trasportato nel più vicino ospedale e gli dev’essere fornito un trattamento medico appropriato. Un bambino sopravvissuto verrebbe così dotato degli stessi diritti e privilegi di ogni altro bambino che sia venuto al mondo in seguito ad una nascita naturale.

In opposizione al disegno di legge ed alle cure per i sopravvissuti all’aborto, un lobbista di Planned Parenthood ha dichiarato che “ogni decisione dovrebbe essere lasciata alla donna, alla sua famiglia ed al medico”.

in precedenza un gruppo pro-life nazionale aveva rilasciato il filmato di un video girato di nascosto nel quale un membro dello staff di Planned Parenthood diceva ad una donna incinta che i bambini sono lasciati morire dopo un parto prematuro artificialmente indotto nel quale essi sopravvivono alla procedura abortiva.

Il video mostra il giovane che si reca in un “Title X”, una struttura per aborti sostenuta da fondi federali che si trova a Freehold, New Jersey. L’operatore di Planned Parenthood descrive come verrebbe praticato un aborto su un bambino non nato di 22 settimane.

Nel video, l’infermiere descrive alla donna incinta come il suo aborto implicherà il parto di un bambino vivo. Dopo che la donna chiede se sia possibile che il bambino sopravviva, l’infermiere ammette che “succede... Ma è possibile che il bambino viva a lungo se lasciato a se, quindi alla fine il bambino muore”.

Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato da LifeNews in lingua inglese

Fonte: LifeNews

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