18/03/2013

336 milioni di aborti in Cina

In Cina dal 1971 sarebbero stati praticati 336 milioni di aborti. Milioni di persone inoltre sarebbero state sterilizzate. I dati sono ufficiali, perché provengono dal ministero della Sanità cinese, quindi ci sono molte probabilità che siano al ribasso.

In Cina esiste da inizio anni 70 la nota legge “del figlio unico”, nata per cercare di attuare un rigoroso controllo delle nascite per consentire uno sviluppo possibile per il paese. Si tratta di una legge che da tempo è criticata e sotto osservazione per essere riformata, perché con sé ha portato numerose polemiche. Specie all’inizio, l’applicazione della legge fu rigorosa e si può tranquillamente sostenere che molti degli aborti furono forzati, imposti da funzionari addetti alla pianificazione famigliare che ragionavano e presumibilmente riscuotevano uno stipendio sulla base dell’applicazione della legge. Il noto dissidente Chen Guangcheng, ora negli Stati Uniti, fece proprio su questa tema la battaglia che lo rese celebre in Cina.

L’imposizione inoltre ha creato altri fenomeni: il ricorso all’aborto nel caso di feto femminile, specie nelle campagne dove più utile in futuro si sarebbe rivelato un maschio per i lavori nei campi. Analogamente molte delle coppie che “nascondevano” altri figli, si ritrovavano i funzionari nelle case, e dovevano spesso soccombere a veri e propri rapimenti – violenti, senza alcuna pietà – con i figli poi venduti a istituti di adozione (al riguardo negli ultimi anni ci sono stati molti scandali). La logica era questa: il funzionario chiedeva a povera gente il pagamento di multe impossibili per i redditi dei contadini. Di fronte all’impossibilità di pagare le multe i figli in eccesso venivano rapiti e venduti a istituti per le adozioni. Il funzionario, secondo alcuni scandali venuti allo scoperto negli ultimi tempi, guadagnava poi una “stecca” su ogni bambino rapito e venduto.

La legge del figlio unico non vale per tutti in Cina: in alcune zone e per le minoranze etniche ad esempio. Esistono poi molte eccezioni: una coppia formata da figli nati da figli unici, ad esempio, è esente dal provvedimento.

Questi dati rivelati dal Ministero potrebbero significare che la legge del figlio unico potrebbe essere riformata. Potrebbe essere il momento giusto, dato l’invecchiamento della popolazione cinese e la mancanza in molte zone vitali del paese, di manodopera giovanile.

di Simone Pieranni

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