08/05/2013

Abortista uccide bambina di 28 settimane sopravvissuta all’aborto

Nel 1977, in tutti gli stati Uniti l’aborto era legale e consentito durante tutti e nove i mesi di gravidanza. In quell’anno un ginecologo ostetrico disse all’adolescente Mary W. ch’ella era incinta di 28 settimane e le consigliò di dar il bambino in adozione, poiché erano pochi i medici in quel posto disposti a praticare un aborto così tardivo.
Ma Mary era determinata, e riuscì a trovare un medico abortista, Dr. William Baxter Waddill. Il 2 Marzo 1977, Mary giunse al Westminster Community Hospital per sottoporsi ad un aborto salino.

Oggigiorno, gli aborti salini sono praticati molto raramente a causa del pericolo cui espongono la madre e la possibilità che si rivelino infruttuosi non uccidendo il feto; ma negli anni 70 ed 80, essi erano molto comuni. Tale tipologia di aborti era generalmente praticata verso la fine del secondo trimestre. L’aborto salino consiste nell’iniettare una soluzione salina e caustica nell’utero femminile affinché questa ustioni ed avveleni il bambino, e la donna arrivi al parto dando generalmente alla luce un bimbo morto.
Il medico abortista praticò l’iniezione e se ne andò, lasciando le infermiere a prendersi cura di Mary. In quei tempi, era comune che i medici abortisti praticassero l’iniezione salina alle loro pazienti per poi andarsene, costringendo le infermiere a sopportare l’impatto emotivo di dovere svolgere le procedure abortive e prendersi poi cura dei bimbi morti. In questo caso, d’altra parte, Mary diede comunque alla luce una bimba di quasi tre libre la quale era ancora viva.
All’inizio, l’infermiera non si accorse che la bimba fosse ancora viva. Come di consueto, ella strinse la corda e pose la bimba in un recipiente per esser portata al laboratorio di patologia: qui la bimba cominciò a muoversi e piangere. Gli infermieri si radunarono tutti attorno alla bimba, e, non sapendo cosa fare, decisero di chiamare il loro supervisore, il quale contattò il Dr. William Baxter Waddill a casa; il Dr. Waddill decise, quindi, di strangolare la bimba. A Mary non fu detto che la sua bambina era nata viva, ma le venne portata subito via prima che si riprendesse e realizzasse cosa era accaduto.

Traduzione a cura di Veronica Palladino

Clicca qui per leggere l’articolo completo pubblicato da LifeNews in lingua inglese

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