26/08/2017

Aborto a spese dei contribuenti? Il Sud Carolina dice NO

Il governatore della Carolina del Sud ha emanato un ordine esecutivo che impedisce alle agenzie statali di utilizzare dollari dei contribuenti per finanziare l’industria dell’aborto.

L’ordine, per il governatore Henry McMaster, è il segno che lo Stato non “fa affari” con l’industria dell’aborto e in particolare con la Planned Parenthood

«Ci sono una serie di agenzie, cliniche e centri medici della Carolina del Sud che ricevono finanziamenti pubblici – denari dei contribuenti –  per offrire  servizi sanitari e di pianificazione familiare delle donne senza eseguire aborti, ha dichiarato McMaster. I dollari dei contribuenti non devono direttamente o indirettamente sovvenzionare i fornitori di aborto come la Planned Parenthood».

Il Dipartimento di Salute e Controllo Ambientale pubblicherà a breve l’ elenco di tutti i fornitori di assistenza sanitaria e di pianificazione familiare  per le donne che non praticano l’aborto e che operano entro un raggio di 25 miglia dalle cliniche che offrono l’aborto.

Coloro che difendono e promuovono l’aborto sono generalmente gli stessi che ne traggono immensi profitti economici: c’è una stretta sinergia tra lobby ideologiche e lobby economiche.

Chi dice di essere paladino del “diritto alla scelta” e del “diritto alla salute riproduttiva” delle donne, in realtà – a ben vedere – è molto attento al business. – scrive Lorenza Perfori qui.

E per di più questi lauti guadagni vengono assicurati da finanziamenti pubblici da parte dei Servizi Sanitari degli Stati – che per alto piangono sempre la crisi – costringendo i cittadini che pagano le tasse a finanziare il business che gira intorno all’aborto, sulla pelle dei bambini e delle donne.

Redazione

Fonte: Lifenews

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