08/08/2014

Aborto – Agghiaccianti aneddoti nelle cliniche USA

Le testimonianze degli ex impiegati di Planned Parenthood che vengono spesso pubblicate dai siti pro life americani sono, di solito, agghiaccianti. L’orrore dell’aborto, in qualsiasi momento della gravidanza, è tale che spesso chi ci lavora “scoppia”... Normalmente i racconti di questi abortisti pentiti sono così crudi e impressionanti che evitiamo di proporli ai nostri lettori. Oggi facciamo un’eccezione perché questo è straordinario. Però, chi non ha stomaco NON LEGGA. Tutti, comunque, se credenti, dicano una preghiera speciale. Magari dovrebbero leggerlo quelli che sono favorevoli alla RU486 e all’aborto chimico.

 

“Una donna in preda ai dolori entrò nella nostra clinica: in un altro centro per aborti le avevano dato una dose potente di Misoprostol per abortire i quattro gemellini che portava in grembo. Era già nel secondo trimestre di gestazione. L’abbiamo accompagnata in bagno e l’abbiamo aiutata a spogliarsi, e all’improvviso un bambino piccolo, ma perfettamente formato, è caduto nel water. Sconvolti abbiamo tentato di portare la madre nella sala operatoria, ma nel tragitto altri due bambini sono stati espulsi: erano morti. Erano abbracciati l’uno all’altro. Arrivati finalmente in sala operatoria l’abbiamo sedata, ma lei continuava a lamentare dolore. Il quarto bambino abbiamo dovuto asportarlo chirurgicamente, pezzo per pezzo. Abbiamo pianto disperatamente, mentre ricomponevamo il corpicino, abbiamo cullato quei morticini, come fossero stati vivi. Straziata, ho lasciato quel lavoro quel giorno stesso. Nei giorni seguenti gli altri quattro colleghi che erano presenti hanno fatto altrettanto.”

Francesca Romana Poleggi

Fonte: LifeNews

 

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