31/08/2018

Aborto eugenetico, anche per problemi di cuore

Uno studio pubblicato sulla rivista medica JAMA Cardiology ha rilevato, in Danimarca, un aumento vertiginoso delle percentuali di aborto eugenetico ai danni dei nascituri che ricevono la diagnosi di una malattia cardiaca congenita. Lo studio è stato effettuato dal 1996 al 2013 e ha riguardato un campione di 14.688 nascituri.

Per dare il senso delle proporzioni, nel 2004 il tasso di aborto per i bambini con malattia coronarica era dello 0,6%. Nel 2013 è salito al 39,1% con un aumento del 65%. L’impennata è messa in relazione con l’aumento degli screening prenatali: tra i casi diagnosticati, il 57,8% dei bambini sono stati uccisi (ricordiamo che proprio nel 2004 il governo danese ha avviato il suo programma “down free offrendo ai cittadini servizi di screening gratuiti per l’individuazione di nascituri con sindrome di down).

Alexander Kon, dell’Università della California di San Diego, ha evidenziato la gravità di questa tendenza, alla luce dei progressi fatti dalla medicina che assicura esiti chirurgici e cure palliative neonatali sempre migliori; il che può dare ai genitori più tempo per prepararsi, sia a livello medico che emotivo. Tuttavia è ormai evidente che la maggioranza delle coppie preferisce l’aborto.

Di questa tendenza, però, non bisogna pensare che sia responsabile la sola tecnica diagnostica prenatale. Dobbiamo tristemente constatare che i medici, in numero sempre crescente, sono contagiati dalla mentalità eugenetica dominante (se non altro per una questione statistica, visto che la cultura tende a condizionare in tal senso). Sono molti poi qulli terrorizzati dalla “medicina difensiva”, che consigliano l’aborto di default, per evitare di essere condannati a risarcire i “danni di nascita” (che ormai vengono corrisposti anche a chi ha avuto figli sani. Figuriamoci se sono malati). Ne deriva una costante pressione sulle donne verso l’aborto o l’esagerazione delle informazioni negative dopo una diagnosi prenatale di un difetto alla nascita o di una disabilità. Schizofrenia della società post-moderna: la disabilità, che fuori dal grembo materno dà diritto a innumerevoli cure e attenzioni, dentro il grembo materno è corsia preferenziale per la morte.

Redazione

Fonte:
LiveAction

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