15/07/2017

Aborto: la Svezia toglie fondi a chi segue Trump...

Niente fondi pubblici per le organizzazioni che appoggino le politiche contrarie all’aborto del presidente statunitense Donald Trump.

Accade in Svezia, nella democratica, civile e progredita Svezia, dove l’Agenzia di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (Sida) ha per l’appunto informato che ritirerà il suo sostegno economico alle associazioni che si conformino alla Mexico City Policy, reintrodotta da Trump pochi giorni dopo l’inizio del suo mandato.

La Mexico City Policy – lo ricordiamo – proibisce di finanziare con denaro pubblico tutte quelle organizzazioni che promuovono l’aborto all’estero: le tasse pagate dai cittadini americani non possono andare ad aiutare chi ammazza bambini in giro per il mondo.

Ebbene, in un comunicato diffuso lo scorso 11 luglio, la già citata Agenzia governativa svedese si scaglia contro la decisione di Trump, che giudica pregiudizievole per i “diritti sessuali e riproduttivi” delle donne e per la loro autodeterminazione, e minaccia ritorsioni verso quelle realtà che si rifiutano di sponsorizzare e realizzare pratiche abortive.

«La politica degli Stati Uniti è contraria a quella svedese, secondo cui invece l’informazione e l’accesso all’aborto sono imprescindibili» ha dichiarato nel comunicato la direttirice generale del Sida, Carin Jämtin.

La Svezia pertanto ha annunciato di voler rispondere alla politica pro-life di Trump stanziando per quest’anno 170 milioni di corone (17,6 milioni di euro) per finanziare le organizzazioni che si adoperano a favore della contraccezione e dell’aborto “sicuro” (sicuro non si sa per chi, visto che prevede l’omicidio di un bambino e problemi psico-fisici per la madre, senza contare le ripercussioni sul resto della famiglia...).  

Il paese scandinavo, peraltro, già nel marzo scorso aveva aderito – insieme ad altri cinquanta Stati – alla conferenza internazionale She decides, impegnandosi a contribuire alla realizzazione di un fondo internazionale per finanziare l’aborto (erano stati stanziati complessivamente 181 milioni di euro).

Nello stesso senso è andato anche il Parlamento europeo, nel quale ovviamente siedono anche deputati svedesi.

Insomma, per uccidere bambini (vedi il caso Charlie) non si bada a spese. Triste realtà di un Occidente ormai in putrefazione...

Redazione

Fonte: Gaceta.es


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