18/02/2017

Aborto nel mondo finanziato con i soldi (nostri) europei

Avevamo preannunciato che l’intellighentsia politicamente corretta europea, cioè i radical chic che incarnano la cultura della morte, si è tremendamente risentita della decisione di Trump di tagliare i finanziamenti americani all’aborto nel mondo.

Oltre all’affannarsi di alcuni Stati in prima persona per garantire denari pubblici alle ong che portano aborto in Africa, Asia e Sud America, si è mosso anche il Parlamento europeo.

Spiega Avvenire che la «risoluzione sulle priorità per la 61esima sessione della Commissione Onu sullo status delle donne, è stata approvata con 371 voti a favore, 198 contrari e 74 astensioni. Il Parlamento europeo – è scritto nel provvedimento – “condanna fermamente la norma global gag che vieta alle organizzazioni internazionali di ricevere dagli Usa finanziamenti per la pianificazione familiare se offrono servizi per l’aborto”, si legge nel testo della risoluzione».

Quindi, il Parlamento europeo «chiede “con urgenza all’Ue e ai suoi Stati membri di contrastare l’impatto” della decisione di Trump “aumentando significativamente i finanziamenti in materia di salute sessuale e riproduttiva”».

Fa bene Avvenire a scrivere chi ha votato contro: «Il Ppe ha votato a larga maggioranza (fra gli altri, il leader dell’Udc Lorenzo Cesa, oltre a buona parte di Forza Italia) contro la proposta insieme a quasi tutti i conservatori del gruppo Ecr e quasi tutti gli eurodeputati dei gruppi Efdd e Enfm, inclusi i leghisti capitanati dal segretario Matteo Salvini.

Salvini, tra l’altro ha detto pubblicamente a La Zanzara, alla radio, che l’aborto è un omicidio. E lo ha ripetuto a Bologna. Per noi è un fatto scontato, ma bisogna ammettere che di questi tempi per dirlo in pubblico ci vuole una certa dose di coraggio...

E contro ha votato anche la maggior parte degli europarlamentari di 5 Stelle». Del PD hanno votato contro solo  Luigi Morgano e Patrizia Toia e Damiano Zoffoli.

Sono invece stati favorevoli alla risoluzione pro aborto promossa dai gruppi socialisti e democratici, dalla sinistra del Gue e i Verdi, i liberali di Alde. Del Pd sono stati favorevoli Benifei, Bonafè, Bettini, Caputo, Chinnici, Cofferati, Cozzolino, Gasbarra, Gentile, Panzeri, Pittella, Sassoli, Schlein e Viotti. Silvia Costa e Nicola Danti si sono astenuti.

Redazione

 


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