29/10/2018

Aborto selettivo: mobilitazione in India e in Canada

Secondo il Population Research Institute, almeno 12,7 milioni di aborti selettivi per sesso sono stati condotti in India tra il 2000 e il 2014 e cresce l’aborto selettivo (“femminicidio”, qualcuno direbbe oggi) in molti paesi occidentali, laddove alcune comunità migranti vivono e sono poco integrate, tra essi il Canada.

Nella scorsa Giornata internazionale delle bambine, due significative iniziative si sono svolte in India e in Canada. A Nuova Dehli, vari gruppi hanno aderito a una manifestazione in cui si sottolineava l’importanza della protezione delle bambine. «La nostra nazione non può permettersi di perdere le sue bambine per discriminazione e negligenza», hanno dichiarato gli organizzatori. Il ministro per lo Sviluppo delle donne e dell’infanzia, Maneka Gandhi, ha affermato che il feticidio femminile ha eliminato «2.000 vite di ragazze al giorno».

Le ragazze sono spesso considerate un onere finanziario perché le famiglie devono trovare denaro e gioielli come dote per il matrimonio. Il censimento del 2011, l’ultimo disponibile, aveva già mostrato che la popolazione di bambini di sesso femminile nella fascia di età compresa tra 0 e 6 anni è diminuita da 78,83 milioni nel 2001 a 75,84 milioni nel 2011.

Se in India la lotta al “femminicidio per aborto selettivo” è un’urgente necessità, in Canada la situazione si sta aggravando velocemente. Il gruppo di pressione We need a law (abbiamo bisogno di una legge), ha organizzato una protesta originale, piantando 50.000 bandiere rosa in uno dei parchi della capitale canadese, con la dichiarazione: «Vogliamo parlare dell’aborto selettivo e delle tantissime donne uccise in utero perché femmine, una grande percentuale dei 100.000 aborti annuali del Canada».

Nelle famiglie di origine sud asiatica del Paese il rapporto è di 2,8 maschi contro una sola femmina. Inizialmente si pensava che gli aborti selettivi per sesso nelle comunità familiari provenienti dall’asia meridionale sarebbero diminuiti con la generazione successiva. In uno studio recente invece si conferma che le donne dell’Asia meridionale di seconda generazione, nate in Canada, continuano a mostrare “preferenza” per i ragazzi, tramite la pratica dell’aborto selettivo che colpisce le femmine nell’utero della madre. La lotta e il divieto all’aborto selettivo, che emerge in questa forma di femminicidio, era stato approvato da una serie di risoluzioni di vari organismi internazionali, tra cui il Consiglio di Europa (Canada membro osservatore) sin dal 2011.

Luca Volontè

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