22/11/2015

Aborto sesso-selettivo: anche in Occidente

L’aborto delle figlie femmine è una piaga sociale e culturale che in alcuni Paesi orientali, come l’India e la Cina, ha radici ancestrali.

Anche recentemente siamo tornati sulla questione cinese, e sul gravissimo problema demografico della sproporzione tra maschi e femmine che qualcuno vorrebbe risolvere promuovendo il poliandrismo.

Dobbiamo però rilevare che anche nei “civili” Paesi occidentali l’aborto sesso selettivo è sommerso, ma sempre più diffuso.

Ormai, poi, è possibile sapere con certezza il sesso del nascituro con una semplice analisi del sangue della madre, da cui si analizza il DNA del bambino, già a 7 settimane di gravidanza.

Intanto, però, uno studio australiano pubblicato all’inizio di quest’estate ha rilevato la “mancanza” di  più di 1.000 bambine. Diversi studi americani suggeriscono che la pratica si verifica anche lì.

In alcuni Paesi come il Regno Unito l’aborto sesso selettivo è vietato, ma di fatto tollerato e giustificato anche dai giudici. In altri Paesi come gli USA non è neanche vietato, se non da leggi locali vigenti in soli 8 Stati federati.

bambino_abortoLa Planned Parenthood e il NARAL (National Abortion and Reproductive Rights Action League) sono sempre sulla breccia per combattere qualsiasi proposta di legge restrittiva dell’aborto, anche il divieto di aborto sesso selettivo. E qualche volta il giornalismo investigativo di Live Action ha colto sul fatto gli impiegati della PPF che consigliano l’aborto a seconda del sesso del nascituro.

Chi pratica la fecondazione artificiale e l’utero in affitto offre nel “pacchetto” “figlio su misura” anche il sesso: soprattutto a livello di embrioni (che contano poco o niente) scartare le femmine – o qualche volta anche i maschi – costa solo qualche centinaio di euro in più: era uno dei servizi forniti dalla clinica che si faceva pubblicità a Milano in tal senso e che noi abbiamo denunciato. E guarda caso – ma sarà certamente solo un caso – le coppie omosessuali hanno quasi sempre un figlio dello stesso sesso dei “genitori”.

Del resto, una volta che la cultura della morte impone che il figlio sia trattato come un oggetto di diritto, un qualcosa che si fa e si disfa a seconda delle esigenze degli adulti, che si può eliminare se non è perfetto, secondo le aspettative degli adulti, è perfettamente coerente eliminarlo anche se è del sesso meno gradito.

Redazione

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