11/11/2015

Aborto terapeutico: un’altra madre coraggio dice no

Una vera e propria storia d’amore, questa volta proveniente dall’Inghilterra, ci racconta di una madre che ha rifiutato l’aborto terapeutico e la chemioterapia per dare al figlio non ancora nato un’esistenza migliore.

Dopo averle diagnosticato una forma aggressiva di cancro al seno, i medici hanno consigliato alla donna di abortire prima di iniziare i trattamenti. Non è stato per nulla difficile prendere la decisione per me, volevo tenere il bambino” dice ridendo Loughlin.

La madre trentaduenne, ufficiale di polizia, si è accorta che qualcosa non andava mentre stava allattando il suo primogenito Tait, ma i dottori in prima battuta hanno pensato si trattasse di mastite. Così le hanno prescritto degli antibiotici e l’hanno mandata a casa.

“I medici non hanno affatto pensato ad un cancro al seno, specie dopo aver detto loro che nella mia famiglia non c’erano mai stati casi. Non avevo mai fumato e mai bevuto” prosegue la coraggiosa madre.

I sintomi poi però sono peggiorati e la verità è venuta a galla con tutta la sua tragicità.

I medici hanno suggerito alla donna di abortire, ma la sua scelta è stata ferma, decisa e immutabile: il suo bambino aveva diritto a vivere e lei sarebbe stata disposta a rischiare anche la sua stessa vita pur di non danneggiarlo. aborto

Ora che suo figlio è nato in perfetto stato di salute, Loughlin è pronta ad affrontare le cure con il coraggio che l’ha sempre contraddistinta e le auguriamo che la sua tenacia venga premiata.

Il caso di Loughlin non è il solo. Altre madri hanno preso la sua stessa decisione. In Italia abbiamo assistito qualche anno fa al caso di Chiara Corbella: una madre che ha rifiutato due aborti nonostante i feti fossero gravemente compromessi, accompagnandoli serenamente alla morte appena dopo la nascita ed ha rifiutato poi la chemioterapia per far nascere sano il suo terzogenito.

Chiara è quindi “nata in cielo” felice e con il sorriso sulle labbra, consapevole di essersi affidata alla Provvidenza che le ha permesso, anche nella malattia, di godere delle gioie della vita.

L.T.

Fonte: LifeNews

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

Firma anche tu!

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.