28/03/2016

Aborto vietato per disabilità, sesso e razza, anche in Indiana

Piccole – grandi vittorie della vita negli Stati Uniti: anche in Indiana, come un paio d’anni fa in Nord Dakota , è stato vietato per legge l’aborto a causa del sesso o della razza del nascituro e in caso di sindrome di Down.

La legge in questione, firmata dal Governatore Mike Pence, dispone anche che i corpi dei bimbi abortiti abbiano una sepoltura degna di un essere umano.

La nuova legge addossa ai medici la responsabilità penale in caso pratichino l’aborto per i motivi suddetti: l’iniziativa legislativa ha preso corpo, infatti, dopo che un’indagine ha accertato che le madri sono indotte ad eliminare il figlio principalmente per le pressioni esercitate dai medici, di fronte alla diagnosi di Trisomia 21.

Ovviamente si sono scatenate le opposizioni dei deputati pro – aborto: secondo loro la legge interferisce indebitamente nella libera scelta della donna rispetto ad un atto di disposizione del proprio corpo. Costoro, da più di quarant’anni, da quando l’aborto è stato legalizzato al grido di “L’utero è mio e lo gestisco io” dimenticano che “dentro l’utero” c’è un’altra persona, viva e senziente, che – se potesse parlare – avrebbe davvero molto da ridire sulla “libera scelta” della madre.

Nel 2013, North Dakota aveva già approvato una legge simile per proteggere i bambini non ancora nati dall’aborto eugenetico. Sono invece quattro o cinque gli Stati federati che , invece, vietano l’aborto sesso selettivo.

Redazione

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.