20/03/2014

Associazioni gay contro San Patrizio

San Patrizio, la birra e gli omossessuali. Il sol fatto di mettere questi tre concetti nel medesimo calderone potrebbe risultare improprio ma è quello che è successo a New York.

Tutti gli anni gli irlandesi –ma non solo- si ritrovano ad onorare il loro Santo con parate e serate di festa, tanto da arrivare a definire il 17 marzo una gioviale parentesi nel periodo di Quaresima.

Ma, ovviamente, la decadenza galoppante non lascia in pace nemmeno i Santi e le associazioni omosessuali hanno deciso di prendere di mira la parata di New York, volendo partecipare con bandiere arcobaleno e chissà cos’altro di tipicamente GLBT, provando quindi ad avvicinare una festività sacra ad un inopportuno gay pride. Gli organizzatori ed il cardinale Timothy Dolan , arcivescovo di New York, hanno ribadito che la partecipazione all’evento sarebbe stata –come sempre- aperta a chiunque voglia prendervi parte ma non con bandiere militanti di alcun genere: infondo si tratta di una festa religiosa e di celebrazione delle radici culturali irlandesi.

Alle ragionevoli obiezioni degli organizzatori si è scatenata la solita sceneggiata, con la ancor più scontata accusa di omofobia che ha portato il Sindaco di New York a togliere il patrocinio all’evento ed al ritiro dei tre principali sponsor della marcia, le birre Guinness, Heineken e Sam Adams.

Un ennesimo riuscito atto di intimidazione da parte della lobby gay.

Ma non tutti hanno accettato silenziosamente l’aggressione subita: tra coloro che hanno preso le parti degli organizzatori della sfilata di San Patrizio vi è il magnate dei media, Rupert Murdoch, che tramite un social network  fa sapere il suo pensiero: “Dove andremo a finire? Guinnes si tira fuori da una parata religiosa perché vittima del bullismo delle associazioni gay che cercano di prendere il sopravvento.”

Bill Donahue , presidente della Lega Cattolica per i religiosi e per i diritti civili, intende rispondere con le stesse armi: queste tre marche hanno tolto il patrocinio alla sfilata e quindi loro boicotteranno questi prodotti. “Esorto i cattolici” dichiara Donahue “e tutti coloro che credono nella tolleranza, nella diversità e nel Primo Emendamento, di unirsi a me nel boicottaggio a queste birre.” Stoccata finale: “Ho bevuto la mia ultima Guinness e Sam Adams. L’Heineken non è particolarmente buona, non sarà un grande sacrificio nel privarmene.”

Redazione

Fonte: Life Site News

 

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