13/05/2019

Bambini transgender, gravi denunce in UK

Cinque lavoratori presso l’unica clinica transgender dell’Nhs in Gran Bretagna, da qualche giorno sono ‘informatori sotto copertura e testimoni sotto protezione’, e hanno smesso di temere che bambini di tre anni stiano attraversando un inutile trattamento di riassegnazione di genere. I medici della clinica Gid (Gender Identity Development Service) con sede a Londra e Leeds hanno portato allo scoperto le loro testimonianze sui bambini che sono stati diagnosticati erroneamente con disforia di genere.

Gli specialisti temono anche che alcuni dei giovani vengano indirizzati e sottoposti a pressioni per avere un trattamento di cambiamento di genere dopo aver sofferto del bullismo omofobico. Tutti e cinque gli ex membri dello staff, facevano parte della squadra che decideva se ai giovani dovevano essere somministrati medicinali per il blocco ormonale per interrompere il loro sviluppo prima della pubertà. Almeno 18 membri dello staff hanno lasciato la controversa clinica negli ultimi tre anni, citando i propri timori perché non venivano effettuati sufficienti controlli per diagnosticare correttamente i bambini. Uno dei cinque informatori ha anche affermato che l’unico motivo per cui molti sono rimasti nel loro incarico è stato quello di evitare che altri bambini ricevessero il trattamento.

I richiami del Servizio Sanitario Nazionale nei confronti della clinica sono aumentati negli ultimi anni, con 94 nel 2010, salendo a 2.519 entro l’anno scorso, quando il paziente più giovane ‘trattato’ aveva soli tre anni. Gli esperti temono che i trattamenti vengano dati senza esplorare la ragione alla base della confusione dei bambini sulla loro sessualità. Un professore di Oxford ha detto che i trattamenti erano «esperimenti vivi e non regolati sui bambini» con qualche diagnosi non supportata da alcuna evidenza. Carl Heneghan, direttore del Center of Evidence-based Medicine dell’Università di Oxford, ha dichiarato al Times: «Data la scarsità di prove, l’uso off-label di farmaci [per esiti non coperti dalla licenza del farmaco] nel trattamento della disforia di genere significa in gran parte un esperimento dal vivo non regolamentato sui bambini». A febbraio i medici della clinica dell’identità di genere hanno avvertito che i giovani pazienti potrebbero essere esposti a «danni a lungo termine» a causa di gruppi di pressione e «genitori invadenti». Lo psicoanalista ed ex governatore della clinica, il dott. Marcus Evans, si è dimesso a febbraio per timore che i medici cercassero “;soluzioni rapide” offrendo la riassegnazione di genere.

Lo scandalo è in pieno svolgimento in Inghilterra, gli esiti tutt’altro che scontati, le preoccupazioni crescono a dismisura, anche se l’enorme campagna mediatica favorevole alla transessualità che da anni ha invaso il Paese farà di tutto per banalizzare le denunce. Tuttavia, il primo principio della politica e dei responsabili sanitari, anche in Italia, dovrebbe essere quello di applicare il principio di precauzione. Le ragioni per farlo in questa materia sono molte, inclusi gli studi scientifici, in ogni caso basterebbe prendere sul serio ciò che accade in Inghilterra ed evitare danni irreparabili ai bambini e bambine.

Luca Volontè

Fonte: Times

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