30/06/2019

Bolivia: bimba sopravvive ad aborto

Sopravvissuta a un aborto legale, la piccola Victoria sta lottando con tutte le sue forze e ha buone possibilità di farcela. L’episodio è avvenuto in Bolivia, dove una ragazza di soli 14 anni, vittima di uno stupro, era ricorsa all’interruzione di gravidanza, nonostante la famiglia si fosse resa disponibile ad accudire la bambina. Poco meno di un mese fa, la giovane, arrivata alla ventiseiesima settimana di gestazione si era sottoposta all’aborto, attraverso l’induzione al parto mediante somministrazione di farmaci.

La bambina era tuttavia sopravvissuta e al momento della nascita pesava 1,1 kg. La zia della piccola Victoria, già madre di due figli maschi ha espresso la volontà di prendersene cura, portando latte e pannolini. Nel frattempo, la bambina è stata battezzata con il nome di Victoria. «La dottoressa mi ha permesso di toccarla, e la verità è che è una sensazione unica, prenderle la manina e rendersi conto che ci si trova di fronte al miracolo della via», ha riferito il padrino Erwin Bazán Gutiérrez.

Durante il decorso in terapia intensiva, sul suo profilo Facebook, il padrino aveva espresso la sua angoscia e la sua speranza: «La nostra piccola è una notizia internazionale e non potrebbe essere altrimenti, perché la sua vita è tornata a mettere a nudo il dramma dell’aborto. Victoria è diventata una DENUNCIA VIVENTE di questa cultura che genera leggi della morte e, dalla sua incubatrice, in apparente silenzio, rende presente l’urlo assordante di tanti bambini che non nascono. Ho fiducia che Victoria vivrà e sarà felice».

Alcune settimane dopo, Erwin ha riferito notizie rassicuranti: «Victoria va avanti» e il suo peso è salito a 1,3 kg. «Non ha avuto complicazioni nel quadro sanitario. La cosa più importante ora è evitare infezioni che potrebbero destabilizzarla, ma fortunatamente il suo quadro è stabile», ha affermato il padrino. Victoria è ancora in terapia intensiva, viene nutrita con latte artificiale e rimane sottoposta a respirazione artificiale, tuttavia, «speriamo che presto possa iniziare a respirare da sola», ha aggiunto Erwin.

Al dramma della piccola Victoria, si affianca quello della giovanissima madre, ancora profondamente traumatizzata dagli eventi che l’hanno travolta. Attualmente la ragazza riceve assistenza domiciliare. «Sia da parte della Autorità per la difesa dell’Infanzia e dell’Adolescenza che mediante una professionista del Servizio di Orientamento Familiare (Sof), dipendente dalla Chiesa cattolica», conclude il padrino.

Luca Marcolivio

Fonte: Aleteia

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