14/09/2015

Canada: autista licenziato perché contrario al gay pride

Sei contrario al gay pride e ti rifiuti di sponsorizzarlo? Puoi venire licenziato e buttato in mezzo alla strada. E non importa se hai moglie e figli da mantenere.

Di casi del genere, ormai, se ne registrano sempre più (vedi ad esempio qui).

Questa volta, come riferisce LifeSiteNews, il fatto è successo qualche settimana fa in Canada. Nella cittadina di Calgary, regione dell’Alberta, per la precisione.

La vittima della dittatura omosessualista è Jesse Rau, fervente cristiano, sposato e padre di due figli. L’uomo lavorava come autista di autobus per la Calgary Transit Authority.

La società di cui era dipendente ha deciso di sponsorizzare il locale gay pride attraverso il progetto “Pride Bus”, ovvero addobbando gli autobus con una grande striscia arcobaleno in cui è scritto “Ride with Pride” (cioè “vai in autobus con orgoglio”).

Rau si è rifiutato di guidare i mezzi “gay-friendly” in nome della sua fede religiosa.

“Come cristiano – ha dichiarato – non voglio avere alcuna parte nella promozione di comportamenti e stili di vita che mettono le persone in più problemi con Dio di quanto già non ne abbiano, e che creano disperazione”.

Ed è così che è stato licenziato. Non per incompetenza, né per negligenza. Solo e soltanto per aver espresso le proprie idee e per aver seguito la propria coscienza. Bludental

Rau non ha alcuna possibilità di contestare la decisione del suo datore di lavoro, perché si trovava in un periodo di prova non ancora terminato. Tuttavia non si è perso d’animo.

“Penso che questa sia una bellissima opportunità data ai canadesi per vedere quanto il movimento ideologico omosessuale sta imponendo la propria visione, e come i cristiani e altri che la pensano diversamente siano ora le vittime. Questo movimento sta adottando misure coercitive e offensive verso tutti coloro che non condividono le sue idee”, ha affermato l’uomo.

Insomma, è ormai evidente l’instaurazione di una dittatura del movimento Lgbt.

D’altra parte, quando vengono approvate leggi che riconoscono il matrimonio gay, ci si può aspettare questo ed altro. Anche in Italia, qualora passasse il ddl Cirinnà, diventerebbe molto più difficile difendere pubblicamente le proprie convinzioni religiose o semplicemente laiche riguardo l’omosessualità e le campagne gay.

Vogliamo ancora preservare e difendere la libertà di coscienza, di pensiero, di espressione e di religione?

Redazione

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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