Centinaia di città in Romania e Repubblica Moldova hanno celebrato il Mese della vita 2018 – “Un mondo Pro Vita” durante questo mese di marzo. Il culmine della celebrazione è oggi, sabato 24 marzo, con la grande Marcia per la vita.
La misura della civiltà, della solidarietà e della crescita di una società è data dalla misura in cui la società protegge la vita di ciascuno dei suoi membri.
Il diritto alla vita, alla libertà e alla dignità non parte e non è né garantito da una specifica “linea di requisiti” finanziaria, intellettuale, legati alla salute o legati all’età – ma deriva dalla nostra semplice umanità. E noi siamo umani dal momento del nostro concepimento.
La Romania di oggi e di domani è inclusiva nei confronti dei bambini sia quelli nati che quelli non nati.
Ognuno di noi, individualmente e come un popolo, desidera la libertà, la dignità e il rispetto. Tuttavia non possiamo rivendicarli se non li riconosciamo prima ai più vulnerabili tra noi – i bambini non ancora nati – o se li neghiamo alle donne incinte in crisi.
È naturale desiderare che ogni bambino possa nascere e portare gioia a coloro che lo circondano con il suo sorriso e la luce nei suoi occhi. Ed è altrettanto naturale sostenere una donna che si trova in una crisi per una gravidanza inattesa.
Le azioni che sostengono la vita sono un dovere per qualsiasi società che voglia sviluppare, approfondire e costruire su ciò che le generazioni precedenti hanno trasmess
Questo è il motivo per cui il tema di quest’anno del mese per la vita, che si tiene tra l’1 e il 31 marzo 2018 e della marcia finale è “Un mondo per la vita”.
Un mondo che cambia
Sempre più persone diventano pro vita. Embriologia e buon senso convincono un numero crescente di persone, soprattutto adolescenti e giovani adulti.
Ogni anno la scienza fornisce nuove informazioni sulla meraviglia della vita all’interno dell’utero. Fino al 2016, si pensava che i primi battiti del cuore apparissero 21 giorni dopo il concepimento. Nel 2016, l’Università di Oxford ha pubblicato uno studio che ha concluso che il cuore diventa attivo 16 giorni dopo il concepimento!
Persino i politici che in passato erano a favore dell’aborto su richiesta ora sono a favore della vita. Alcuni decenni fa, l’attuale presidente degli Stati Uniti era un sostenitore dell’aborto. Tuttavia, dopo aver incontrato il bambino che era nato nonostante la gravidanza difficile, divenne anche lui pro vita. Inoltre, negli Stati Uniti, ci sono oltre 2800 centri di aiuto per donne in crisi, che forniscono servizi gratuiti. Lì, l’amore per il prossimo è cresciuto di gran lunga al di sopra delle 600 cliniche, altrimenti orientate al mercato, che eseguono (sempre a pagamento) gli aborti su richiesta.
Essere a favore della vita è essere a favore della scienza, pro-donna, pro-figlio.
Cerchiamo di aprire il nostro cuore alle donne in crisi
Il più delle volte, nascosta dietro un aborto su richiesta c’è una tragedia sconosciuta a tutti.
Se vogliamo che la Romania abbia un futuro, dobbiamo sostenere le donne in crisi. In questo modo, queste sceglieranno ciò che è meglio per i loro figli: la vita.
Dare vita e sostenere la vita del tuo prossimo erano valori consolidati nella storia dei rumeni.
L’ideologia comunista ha inculcato il non rispetto per la vita altrui. Il comunismo ha reso legale l’aborto, ignorando sia la madre che il bambino, poiché la sua unica priorità era l’ideologia, cioè la necessità di far lavorare le donne.
Cerchiamo di non essere indifferenti. Non fingiamo di non sapere nulla del tumulto che precede l’aborto.
Apriamo i nostri cuori a questi cuori piccoli battiti – il cuore dei bambini che hanno bisogno di amore e cura e che, da adulti, a loro volta si prenderanno cura di quelli che hanno reso possibile per loro di venire alla luce.
Amiamo, insime, la madre e il bambino!
Alexandra Nadane
Presidente, associazione Studenţi pentru viaţă [ Studenti per la Vita ]
(traduzione con adattamenti della Redazione, non rivista dall’autrice)
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto