19/07/2014

C’è una pillola per tutto – Evviva Mary Poppins?

Pillole per ogni necessità, di qualsiasi colore, senza alcun sapore, con bugiardini a corredo che necessitano la lente di ingrandimento come certe clausole assicurative; ecco a voi la generazione di ‘impasticcati’.

Chi non ha canticchiato anche per un brevissimo istante il ritornello della famosa canzoncina di Mary Poppins.

Purtroppo la vita gioca strani scherzi e la generazione odierna, cresciuta fischiettando questo motivetto, si identifica perfettamente in un oggetto di piccole dimensioni, colorato o no, spesso insapore e inodore, quasi asettico, freddo, sterile e soprattutto impersonale.

Tanto impersonale da permettere ad ognuno di scegliere la propria pillola quotidiana sia essa un placebo o la panacea di tutti i mali; siamo invasi da pubblicità di ‘caramelle’ per adulti e bambini che irrobustiscono il fisico, accelerano il metabolismo, fanno dimagrire, fanno dormire, fanno eccitare, fanno ricrescere i capelli o perlomeno ne rallentano la caduta; ogni problema ormai è a dimensione di compressa, sia essa legale o illegale.

In questi anni abbiamo visto l’affacciarsi sulla scena mondiale di ‘nuove perle‘ da ingerire con un sorso di acqua anche senza lo zucchero di Mary Poppins; sono le nuove forme di prevenzione di malattie che, ad oggi, non hanno ancora cure risolutive. Secondo questo articolo i nuovi farmaci promettono di creare uno ‘scudo protettivo’ contro l’HIV in barba a decenni di prevenzione della malattia basata su sistemi meccanici come i profilattici.

Si perché sembra che l’OMS abbia ammesso l’insuccesso delle campagne di prevenzione fin qui portate avanti.

A mali estremi, estremi rimedi.

Qualcuno sentenziava anni fa che l’AIDS è la peste del duemila; quindi come risolvere?

La richiesta di usare sistemi di ‘protezione meccanica’ non ha dato i suoi frutti, dicevamo, ma chiedere una astensione dai rapporti trasgressivi siano essi omosessuali , con transessuali o ‘donne lavoratrici del sesso’ potrebbe essere considerato una ingiustizia nei confronti di una ristretta cerchia.

Nuove e sempre più piccole tecnologie farmacologiche crescono.

Ridurre quindi tutti i problemi all’assunzione di una pillola sembra essere lo standard moderno; non puoi rinunciare alle trasgressioni sessuali con persone che non conosci e non vuoi un partner fisso e stabile?

Nessun problema; è in fase di sperimentazione in California un nuovo farmaco che promette la panacea alla peste anche se dai risultati riscontrati, il TRUVADA sembra un miracolo più che uno scudo visto che dicono sia in grado di diminuire del 44% i casi di malattia e del 70% le probabilità di infezione.

Peccato che lo studio sia in contrasto con il documento Ufficiale dell’agenzia Nazionale Del Farmaco in cui alla pagina tre è scritto chiaramente come il TRUVADA non sia utilizzabile quale metodo di prevenzione.

E non è l’unico fronte.

Anche per quanto riguarda la farmacologia abortista, infatti, si sta portando avanti l’uso della pillola abortiva RU486 (Mifepristone) quale tecnica per abortire in maniera ‘fai da te’ e la cosiddetta ‘pillola del giorno dopo‘ (Levonogestrel).

Addirittura in Italia si vuol far passare quest’ultima novità farmaceutica come sistema non abortivo sotto la spinta non proprio disinteressata delle case farmaceutiche, tagliando fuori di fatto l’eventuale obiezione di coscienza dei medici e dei farmacisti sulla sua prescrizione.

Sembra ovvio che la direzione intrapresa è quella dell’automedicazione; dal leggero mal di testa al procurato aborto.

Nel noto film Matrix del 1999, il momento clou si concentra in una domanda a cui segue una scelta irreversibile del protagonista; una pillola blu e una rossa.

Le scelte nella vita possono essere irreversibili!

E tu da che parte stai?

Redazione

 

Blu-Dental

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