21/07/2019

«Chiesi il trasferimento di Vincent Lambert ma mi fu impedito»: la testimonianza di un medico francese

La dottoressa Catherine Kiefer è uno dei settanta medici e infermieri francesi che lo scorso aprile firmarono un appello per salvare la vita a Vincent Lambert. A colloquio con la rivista francese Famille Chrétienne, la Kiefer, specialista in medicina fisica e riabilitazione, ha rivelato di aver dato disponibilità al trasferimento di Lambert presso l’unità di riabilitazione dell’ospedale di Villeneuve-la-Garenne, dovendo però rassegnarsi al rifiuto categorico dello Chu Sebastopole e della moglie del paziente.

Nella sua struttura la dottoressa Kiefer ha in cura altri «cinque Vincent Lambert». È convinzione della specialista che il 42enne di Reims, lasciato morire di fame e di sete lo scorso 11 luglio, se ricoverato a Villeneuve-la-Garenne, «avrebbe notevolmente migliorato la sua qualità di vita». Secondo la Kiefer considerare i pazienti come Lambert come «già morti prima di morire non è davvero una buona cosa».

A differenza dello Chu Sebastopole, a Villeneuve-la-Garenne, il paziente non viene isolato ma i medici cooperano e interagiscono quotidianamente con le famiglie. Il personale sanitario di Reims rifiutò di trasferire Vincent, probabilmente per «non perdere la faccia», ovvero per «non dover ammettere di non aver gestito bene il caso», ha asserito la specialista di Villeneuve-la-Garenne, accusando i suoi colleghi di «malsano orgoglio medico». Anche Rachel Lambert era contraria al trasferimento, in quanto convinta che, a Reims, il marito fosse «ben curato», dichiara inoltre la dottoressa Kiefer.

Secondo la specialista, quella praticata su Lambert è stata effettivamente una «eutanasia». Il discrimine, ha spiegato, sta nell’«intenzione» del medico. Quando vengono sospese le cure, «in ogni momento ci è concesso di somministrare morfina, anche se sappiamo che le dosi utilizzate potrebbero ridurre la vita del paziente». Ciononostante, in questi casi, «l’intenzione è allievare la sofferenza del paziente, non ucciderlo».

All’ospedale di Villeneuve-la-Garenne, ha ammesso la dottoressa Kiefer, ad alcuni pazienti in fin di vita sono state sospese alimentazione e acqua ma semplicemente «perché vomitavano» e rischiavano di «soffocare». Nel caso di Lambert, invece, l’intenzione è stata quella di «uccidere» e i medici, per sei anni, hanno deliberatamente seguito questa strada.

La morte di Vincent Lambert diventerà ora una «porta aperta» sull’eutanasia, sulla quale si pronuncerà la «giurisprudenza», afferma ancora Kiefer, puntualizzando che nel suo dipartimento sanitario, è imprescindibile trovarsi «in sintonia con le famiglie» nella gestione delle ultime ore del paziente, nonostante «la legge dia al medico l’ultima parola».

Catherine Kiefer ebbe i primi contatti con i genitori di Vincent, nel 2013, al momento dell’inizio della causa legale, quando la madre le domandò: «Hanno il diritto di farlo [sospendere alimentazione, ndr] senza avvertire noi genitori?». Due anni dopo Kiefer divenne il terzo consulente medico della famiglia Lambert ma, alla sua proposta di trasferire il paziente, le fu opposto un secco rifiuto.

La morte di Vincent ha suscitato nella dottoressa Kiefer una «grande tristezza». «Non ho mai pensato – ha aggiunto – che una cosa del genere sarebbe stata possibile nella nostra società, in questo Paese dei diritti umani. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Medici non ha detto nulla, nessuno ha detto nulla. Sono anche enormemente delusa dai media che hanno manipolato l’opinione pubblica. Vincent doveva morire… È un gran casino», ha concluso la dottoressa.

Luca Marcolivio

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.