15/12/2018

Con Obrador, rischio di “Stato etico” in Messico

Il Messico è a rischio di ‘Stato Etico’. Il populismo di sinistra svela il suo vero volto sovietico e le prime proteste iniziano. A pochi mesi dalla trionfale elezione del 1 Luglio scorso di Obrador, a capo di una coalizione rosso fuoco e con una maggioranza bulgara nei due rami del parlamento, il nuovo cuadillo messicano ha scoperto le carte a pochi giorni dal suo insediamento del 1 dicembre. È ormai circa un mese che ha presentato il suo “Piano Nazionale di Pace e Sicurezza 2018-2024”, un pericoloso progetto di marca sovietica. Gli otto punti del programma vanno dalla lotta alla corruzione alla promozione dei diritti umani, dalla nuova politica sulla droga alla nuova polizia presidenziale.

I capisaldi ideologici altrettanto chiari: una nuova etica pubblica sarà ‘suggerita a tutti’, il nuovo catechismo civile o ‘Costituzione Morale’ del Paese dovrà fare da riferimento a tutti i cittadini. Nelle settimane scorse, i suoi parlamentari avevano già anticipato in quale direzione ‘etica’ e quali diritti umani stanno a cuore alla maggioranza eletta e, oltre alla liberalizzazione della droga, proposte su matrimoni gay, riconoscimento dei sindacati delle prostitute, liberalizzazione dell’aborto ed eutanasia sono in procinto di essere approvate. Un nuovo Stato Etico e poliziesco è alle porte in Messico, il populista rosso Obrador vuole prendere il controllo totale del paese e delle coscienze dei cittadini. Tempo di nuovi ‘cristeros’?

Luca Volontè

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