30/04/2017

Contraccezione e salute femminile: un nuovo studio svedese

La contraccezione orale è rischiosa per la salute globale delle donne, ne diminuisce il benessere anche psicologico.

Gli effetti collaterali negativi della contraccezione orale sono frequenti e anche gravi. I più noti, documentati e accertati, sono il rischio di coaguli di sangue, perdita di capelli , maggiore probabilità di malattie,  la riduzione del volume cerebrale, morbo di Crohn , il cancro al seno , l’indurimento delle arterie , e la maggiore possibilità di glaucoma e cancro del collo dell’utero .

I problemi circolatori legati alla contraccezione orale possono condurre a ictus o ischemie e sono risultati a volte fatali.

A questi gravi problemi, si aggiungono quelli psicologici.

Ultimamente se ne è occupata una ricerca condotta dal Karolinska Institutet, di Stoccolma, non certo da bigotti maschilisti.

La dottoressa Angelica Linden Hirschberg ha specificato che lo studio non ha dimostrato una connessione tra depressione e contraccezione, ma certamente ha dato risultati inquietanti circa il benessere e la salute globale delle donne.

A 340 donne sane di età compresa tra 18 e 35, nell’arco di 3 mesi sono stati somministrati – a caso – medicinali placebi e pillole anticoncezionali comuni (contenente etinilestradiolo e levonorgestrel). Ovviamente le donne e i medici che le visitavano non sapevano se erano tra quelle che prendevano il farmaco vero o il farmaco finto.

L’umore, l’autocontrollo, e il livello di energia sono peggiorati sensibilmente in chi fruiva della contraccezione e le donne che prendevano la pillola anticoncezionale hanno mostrato una qualità di vita “significativamente inferiore” rispetto a quelle che prendevano il placebo.

Nonostante il gran numero di donne che ricorrono alla contraccezione orale in tutto il mondo, grazie alla propaganda dell’ideologia femminista dagli anni ’60 in qua, i ricercatori hanno confermato che gran parte degli effetti della contraccezione sulla salute delle donne sono ancora sconosciuti.

Hanno sottolineato, poi, che i risultati della ricerca di Stoccolma devono essere presi con una certa cautela per il periodo di tempo relativamente piccolo che è stato preso in considerazione. Tuttavia, bisognerebbe che i clinici tenessero conto seriamente di questo campanello d’allarme.

Se avessero a cuore la salute delle donne.

I media, le femministe, le agenzie internazionali ne dovrebbero parlare.

Se avessero a cuore la salute delle donne.

Redazione


AGISCI ANCHE TU! FIRMA LE NOSTRE PETIZIONI

NO all’eutanasia! NO alle DAT!

#chiudeteUNAR

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.