24/08/2017

Controllo della popolazione: l’agenda di Soros

Uno degli uomini più ricchi del mondo, Geroge Soros, è parte di quell’élite mondialista che vuole  il controllo della crescita della popolazione.

Il Washington Free Beacon riferisce che la sua “Open Society Policy Center” (OSPC) spenderà circa 9,2 milioni di dollari quest’anno (per un totale di 41,6 milioni di dollari dal 2013; due volte più di quanto ha speso negli ultimi 10 anni) per fare lobbying al Parlamento al Consiglio di Sicurezza Nazionale, al Dipartimento della Difesa e al Dipartimento di Stato dove promuove l’agenda abortista, eutanasista e omosessualista.

Ma – non solo in America – la ricchezza di Soros è votata a promuovere l’ abortovedere qui e qui),  l’ omosessualismo, l’ ateismo,  il femminismo, il “matrimonio” gay, il transgenderismo, la liberalizzazione della droga in tutto il mondo: tutti traguardi che hanno come comune denominatore il controllo della popolazione*. Pare che ci sia Soros anche dietro al traffico di esseri umani che si cela (neanche tanto bene, ormai) dentro i barconi dei migranti che approdano sui nostri lidi: la nazione,  come la famiglia, appartiene a quei corpi intermedi che i “capi del mondo” trovano di ostacolo all’esercizio del loro potere assoluto sugli individui.

Life Site News sostiene che il miliardario utilizza una rete ben sviluppata di più di 60 organizzazioni non governative anche per fomentare le rivoluzioni in tutto il mondo,  e foraggiare i gruppi violenti radicali.  Pare che i gruppi finanziati da Soros fossero anche  dietro le manifestazioni anti-Trump che crearono disordini, danni e feriti all’indomani dell’8 novembre.

La ricchezza e il potere hanno indotto Soros a dichiarare in numerose interviste di sentirsi “un dio”. Come tale è lui a decidere che su questa terra siamo troppi. Il neo-matltusianesimo, nonostante sia stato smentito dalla realtà, è l’ideologia fondante della cultura della morte dalla quale derivano tutti gli obiettivi che Soros ha scritto nella sua agenda: la popolazione mondiale deve essere ridotta (e controllata): il mondo deve appartenere ad una elite di pochi eletti (scelti, magari, da “dio” Soros) e la massa della popolazione deve essere quanto basta per consentire all’elite di mantenere il suo dominio e i suoi agi: una popolazione di lavoratori, sudditi controllati e controllabili, non-pensanti, abbastanza vuoti e soli da essere ottimi consumatori, votati allo sperpero – non al risparmio – per soddisfare i bisogni effimeri indotti dai produttori che continueranno a produrre con la massima libertà di mercato: in un mercato sacro e inviolabile i cui grassi profitti, alla fine del ciclo, finiranno nelle tasche di Soros e compagnia.

Complottismo? Esagerazione? Giudicate voi, con la vostra testa.

Redazione

*Grazie alla tecnologia, oggi (dati Faol’89 per cento della popolazione mondiale gode di sicurezza alimentare,mentre nel 1970 ne godeva solo il 63 per cento e nel 1950 meno del 50 per cento. Se 60 anni fa vivevano sulla Terra 2 miliardi di persone e 1 miliardo faceva la fame, oggi siamo 7 miliardi e 6,2 miliardi hanno cibo a sufficienza…  mai nella storia si è riusciti a nutrire tanta gente.

 


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