29/08/2018

Diktat Lgbt anche nel calcio. Ma c’è chi dice «No»

Anche il mondo del calcio si tinge di arcobaleno, in asservimento alla dittatura Lgbt.

È quanto accade in Germania, nel club del Wolfsburg, dove la società ha deciso che durante questa stagione tutte le categorie, dall’under 10 alla prima squadra, utilizzeranno una fascia di capitano dalle tinte arcobaleno, allo scopo – riporta La Gazzetta dello Sport – «di creare un simbolo contro l’omofobia e mandare un segnale contro il razzismo».

«Il nostro club», ha spiegato l’amministratore delegato Schmadtke, «lotta affinché ci sia una maggiore tolleranza. Il nostro messaggio è che a noi la diversità piace».

La macchina di propaganda Lgbt entra quindi anche nel mondo del calcio. Ma pare che non tutti siano d’accordo. Stando al Wolfsburg, infatti, il giovane ventenne di origini croate, Josip Brekalo, che in Germania attualmente pare essere molto quotato, ha dichiarato pubblicamente che non si piegherà al diktat imposto dall’alto, che non tiene conto della sensibilità personale dei giocatori. Non si tratta di un comportamento omofobo, come di certo diranno gli Lgbt, bensì di un comportamento preso in libertà di coscienza.

«Io rispetto tutti», ha infatti affermato il giovane. «Nonostante questo devo dire che non posso condividere questa iniziativa al 100% perché va contro le mie convinzioni di cristiano. Ho un credo molto forte perché sono stato educato nel rispetto di certi valori. Se qualcuno vuole vivere la sua vita in maniera diversa non è un problema, perché sono fatti suoi e io non sono nessuno per giudicare. Detto questo però non mi va di indossare un simbolo che difenda l’impostazione di vita di altre persone. Non penso di dover indossare la fascia».

Vediamo se questa presa di posizione verrà pagata dal giovane giocatore in termini di avanzamento di carriera: quel che è certo è che il mondo Lgbt non avrà gradito. Sempre perché, per alcuni, è giusto accogliere tutti... solo se la pensano come te!

Teresa Moro

Fonte, anche per la foto in evidenza: La Gazzetta dello Sport

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