La notizia è rimbalzata anche su un autorevole quotidiano nazionale: educazione sessuale in TV per bambini, in Norvegia.
Educazione sessuale, o sessualizzazione precoce?
Line Jansrud è un medico norvegese ed in televisione fa lezioni di sesso per bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Simpatica e di bella presenza mostra con molta leggerezza come si bacia usando un pomodoro, come sono fatti i preservativi, simula la masturbazione e accende un vibratore per far vedere come funziona.
Alcuni hanno preso questa storia come metafora del progresso, paragonando i paesi nordici con l’Italia definita come una retrograda periferia del Vaticano. In realtà, del progresso questo programma ha ben poco a nostro avviso.
Si pretende, con disarmante leggerezza, di spiegare a bambini non ancora in età adolescenziale, ad usare meccanicamente il proprio corpo per darsi piacere, come fossero dei robot.
In realtà dietro ai gesti che la dottoressa spiega con dovizia di particolari, ci sono una serie di contenuti emozionali e fisici che non vengono nemmeno per sbaglio presi in considerazione. Un bambino o un adolescente deve essere libero di crescere scoprendo l’amore ed il proprio corpo da solo, senza che una bella dottoressa gli spieghi come fare, e così lo induca a provare.
Ancor più deve sentire da solo quando è pronto a certe esperienze, per le quali non ci sono limiti d’età, ma solo limiti di maturità personale e di coscienza, senza che nessuno faccia nulla per farlo sentire inadeguato rispetto ai propri coetanei.
L’amore e la sessualità non sono cose meccaniche che vanno insegnate, sono profonde esperienze di vita che devono trovare origine all’interno degli strati più profondi della personalità di ognuno.
Il corpo è la persona e la persona non è un oggetto “da usare”. Un bambino di 8 anni deve essere libero di pensare, giocare e crescere come impone la sua età, non bombardato con informazioni che ancora non ha chiesto su esperienze che comunque sperimenterà da solo quando verrà il momento.
L.T.