10/08/2016

Embrioni chimere: ok agli X-men, ma rispetto per... gli animali!

Gli esperimenti di ingegneria genetica sugli embrioni umani si fanno da anni in tutto il mondo.

Gli X-Men, i mutanti con i superpoteri dei fumetti Marvel,  sono molto popolari tra i giovani e i meno giovani. Ma nella vita vera i mutanti fanno paura.

Un sondaggio dal Pew Research Center  ha rilevato che la gente – gli Americani, almeno – diffida assai delle mutazioni genetiche e degli esperimenti di ingegneria genetica sugli embrioni.

Nel sondaggio è stato chiesto cosa ne pensavano della modifica dei geni per proteggere i bambini dalle malattie, di microchip nel cervello per migliorare la capacità delle persone di pensare, e di sangue sintetico per migliorare le prestazioni del corpo umano aumentando  velocità, forza e resistenza.

La gente ha mostrato molta prudenza se non  diffidenza. La maggior parte degli intervistati si è detta molto preoccupata per le modifiche dei geni (68%), i chip cerebrali (69%) e il sangue sintetico (63%).  Quasi il 70% ritiene che prima o poi la scienza riuscirà ad ottenere questi risultati e di conseguenza aumenteranno le differenze sociali, perché solo i ricchi saranno in grado di permettersi i “superpoteri”. D’altra parte quelli che li otterranno avranno loro stessi modo e ragione per sentirsi superiori e disprezzare gli altri.

(L’indagine ha rilevato molto scetticismo perfino per quanto riguarda la chirurgia estetica, che è legale e – tutto sommato a buon mercato – disponibile al momento, ma che la gente considera sostanzialmente poco utile alla società e con molte controindicazioni).

Di contro, ovviamente, gli scienziati alla moda su Science hanno pubblicato un articolo in cui sostengono che il Congresso degli Stati Uniti deve al più presto autorizzare le modifiche del DNA delle cellule germinali (quindi le mutazioni genetiche trasmissibili ai discendenti) per non perdere la leadership internazionale che gli USA hanno attualmente nel campo dell’ingegneria genetica (l’Inghilterra, per esempio, abbiamo visto che è un passo “avanti”, e sulla clonazione siamo a buon punto...). Non che questi esperimenti già non si facciano. Solo che desiderano ardentemente il finanziamento con i denari dei contribuenti. E infatti Obama già ha autorizzato gli esperimenti per creare  embrioni chimere (uomini-animali): qualcuno si è raccomandato che non si maltrattino gli animali, né si calpestino i loro diritti (che si assemblino,  si smontino, si distruggano embrioni umani, cioè bambini piccolissimi, importa a qualcuno?)

Sappiamo infatti che il delirio di onnipotenza degli scientisti già da tempo crea, clona e distrugge embrioni: impianta nei cervelli dei topi cellule umane, in Oregon, già da due o tre anni. All’Università del Wisconsin e dell’Università di Rochester (New York) hanno iniettato nei topi una immunotossina per distruggere una parte del loro cervello, l’ippocampo, che è associato con l’apprendimento, la memoria e il ragionamento spaziale. Poi  hanno sostituito le cellule danneggiate con cellule di embrioni umani. Le cellule hanno proliferato. E alla fine hanno ottenuto topi particolarmente intelligenti. Dei maiali “dal volto umano” abbiamo già parlato qui.

I ricercatori inglesi, come abbiamo visto, sono molto più spregiudicati, anche se – en passant – hanno riscontrato che gli individui che verranno “prodotti” a seguito di queste manipolazioni genetiche saranno soggetti a contrarre svariate forme di tumore, anche maligno, a “mosaicismo” e a mutazioni cromosomiche dagli effetti inimmaginabili. E finora gli esperimenti sono stati un fallimento su tutti i fronti, anche in Cina dove davvero non ci sono remore etiche a fare alcunché.

I titoli azionari delle società di ingegneria genetica, che manipolano il DNA, come per esempio Editas Medicine, tempo fa in un mese sono cresciuti in Borsa di percentuali astronomiche (67%!) in assoluta controtendenza rispetto alla crisi generale che tutti ben conosciamo.
Quindi, dove c’è modo di fare tanti soldi, è chiaro che i problemi etici passino in seconda linea. E’ chiaro che non conta che l’embrione umano è un essere umano. Non conta che gli esperimenti finora sono stati un fallimento (hanno creato embrioni con caratteristiche “mostruose”... ma tanto poi li distruggono...).

Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto” (Inferno, 26, 136)

Francesca Romana Poleggi

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.