28/08/2014

Eutanasia: agli abusi, anche se puniti, non c’è rimedio ma solo morte

Abbiamo illustrato recentemente la presa di posizione del professor Theo Boer, membro del comitato di sorveglianza sull’ eutanasia nei Paesi Bassi per 9 anni, che ha cambiato idea e ha voluto mettere in guardia il resto del mondo: non si deve legalizzare il suicidio assistito o l’ eutanasia .

DutchNews.nl ieri riportava che una clinica della “dolce morte” è stata messa sotto inchiesta per aver ucciso un’anziana, che aveva avuto un ictus, e che non voleva vivere permanentemente in una casa di cura. La clinica in due anni di attività ha fatto fuori 250 persone.

A prescindere dal risultato delle indagini, la donna è morta, e le “misure di salvaguardia” che la legge olandese prevede per “regolamentare” l’ eutanasia , non l’hanno protetta. E’ estremamente pericoloso cercare di introdurre una legge sul fine vita (come vorrebbero tanti Soloni nostrani, a cominciare da Napolitano): se poi la legge viene violata (con o senza colpa, non importa), chi riporta in vita le persone ammazzate per sbaglio o per un’interpretazione errata o forzata della norma?

Come diceva Boer: “Una volta che il genio è uscito dalla bottiglia, è molto difficile rimetterelo dentro”.

Redazione

 

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