08/04/2017

Eutanasia? Chiama il “telefono nero”

Se il Telefono azzurro serve alla tutela dei bambini, quello Rosa alla tutela delle donne, immaginiamo possa chiamarsi “Telefono nero” quello che fornisce a chi chiama la morte per eutanasia.

L’assessore alla salute dell’Ontario, in Canada, Eric Hoskins ha detto che da maggio sarà attivo un numero verde (gratuito) per consentire a chi vuole morire di collegarsi con gli operatori sanitari più vicini, disposti ad ucciderli con l’eutanasia (o ad assisterli nel suicidio).

Il “servizio di assistenza-coordinamento” servirà affinché  le persone che cercano l’eutanasia possano bypassare i medici che si rifiutano di ucciderli. Il Collegio dei Medici e Chirurghi, comunque, si lamenta del fatto che tutti i medici sono obbligati per legge a fornire il suddetto numero verde ai pazienti anziani o disabili o ai loro parenti.  Allo stesso modo, quelli che si rifiutano di praticare l’aborto o di prescrivere anticoncezionali abortivi, devono per legge indirizzare le pazienti a chi è disponibile e – sempre secondo la legge – sono obbligati a fornire essi stessi questi  “servizi medici” in situazioni di “emergenza”, che la legge , però, non specifica.

La normativa attuale sull’eutanasia non offre ai medici obiettori di coscienza alcuna possibilità di provare a dissuadere i pazienti che chiedono la morte, perché devono comunque indirizzarli al boia più vicino oppure fornir loro il suddetto numero di telefono.

E’ già abbastanza grave che sia legale l’eutanasia, cioè l’uccidere qualcuno: bisognerebbe che fosse rispettata la libertà dei medici che non volessero aver niente a che fare con la morte dei propri pazienti.

La “linea della morte” (il “telefono nero“) dell’Ontario è  stato fatto sul modello di quello che già esiste da tempo in Alberta. Ma in Alberta non c’è l’obbligo del medico di dare il numero della morte ai propri pazienti.

 Canadian Press ha riferito che  sono morte 365 persone per eutanasia in Ontario tra giugno 2016 e marzo 2017.

E in Italia?

In Italia il problema non si pone affatto: se passa la proposta di legge sulle DAT in discussione alla camera, i medici sono costretti, in ogni caso, ad eseguire le “disposizioni” del paziente.

Ci potremo quindi risparmiare il “telefono nero”.

Redazione

Fonte: LifeSiteNews


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