06/06/2015

Eutanasia – Il diritto alla vita non è tra i diritti umani della CEDU

La Corte Europea per i Diritti Umani ha preso la sua decisione in favore dell’eutanasia nel caso “Lambert e altri contro la Francia”.

Per dodici voti contro cinque, la Gran Camera ha decretato che uno Stato può causare la morte di un paziente in stato di coscienza minima togliendogli cibo e acqua.

La storia del povero Vincent, da 7 anni in coma vegetativo a seguito di un incidente stradale, è al centro delle cronache giudiziarie da parecchio tempo, ne abbiamo parlato diverse volte.

In tribunale si sono sfidati i genitori, da sempre contrari all’interruzione dell’alimentazione del figlio, e la moglie, che avrebbe voluto da subito farla finita.

L’analogia col caso di Terri Schiavo è evidente: guarda caso il coniuge – per “amore” – vuol far morire di fame e di sete il paziente, e i genitori – per “egoismo” – vogliono farlo vivere.

Come nel caso di Terri Schiavo e nel caso della nostra Eluana Englaro, ormai si dà per scontato che il nutrimento sia una “terapia”: dar da mangiare e bere a una persona è “accanimento terapeutico”. Bludental(I lettori che volessero approfondire l’argomento possono cliccare sui link evidenziati)

La Corte, inoltre, non ha riconosciuto il diritto dei genitori di Vincent Lambert di protestare per conto del loro figlio per gli inumani i trattamenti che ha subito da quando hanno proceduto all’interruzione dei trattamenti di fisioterapia,  che gli facevano (nel link evidenziato potete leggere il parere del fisioterapista).

Così, con  questa sentenza, non solo  viene introdotta la possibilità di indurre la morte di un paziente disabile che non ha nemmeno chiesto di morire, ma in più si nega la protezione dei pazienti concessa dalla Convenzione contro i maltrattamenti. Rifiutando di garantire il diritto alla vita di Vincent Lambert, la Corte volta pagina nella storia dei Diritti Umani in Europa.

La possibilità di un’eutanasia legale per le persone disabili è, tra l’altro, in palese contraddizione della Convenzione Europea per i Diritti Umani proclamata nel 1950.

La Corte ha oggi fatto un passo indietro sulla tutela dei diritti umani fondamentali, che dovrebbe difendere istituzionalmente, per assecondare un’ ideologia individualistica, utilitarista e disumana.

L.T.

FONTE: Lifesitenews

 

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