03/05/2016

Eutanasia per bambini da 2 a 12 anni, in Olanda: perché no?

Il Ministro della Salute olandese, la signora Edith Schippers, ha stanziato quasi 400.000 euro per uno studio teso a valutare la ammissibilità dell’eutanasia per bambini da 2 a 12 anni.

Al momento, infatti, i bambini fino a un anno di vita possono essere uccisi con il consenso dei loro genitori in base a criteri stabiliti nei protocolli si Groningen. I bambini di età superiore a 12 anni possono essere uccisi, previo loro consenso. Tra 2 e 12 anni c’è una ‘zona grigia’.

E, dato che il vicino Belgio ha già approvato una legge nel 2014 che consente l’eutanasia infantile, i cultori della morte – ben rappresentati nei Paesi Bassi – sono desiderosi di recuperare il ritardo.

L’associazione dei pediatri olandese NVK ha dato il via al dibattito sul tema già lo scorso anno. Al momento l’eutanasia dei bambini sopra l’anno e fino a 12 è possibile solo invocando l’esimente della ‘forza maggiore’, nel codice penale olandese. Cioè che il medico si sente in dovere di farlo come misura d’emergenza. Ma questo non gli garantisce la completa immunità da eventuali azioni legali.

Il NVK, d’altro canto, sostiene che l’età è un criterio arbitrario, impreciso, sfuggente: l’eutanasia dovrebbe essere concessa a tutti coloro che sono in grado di intendere e di volere. Alcuni bambini, anche sotto i 12 anni, anche se gravissimamente malati, sono sorprendentemente razionali e capaci di comprendere e decidere.

In una tavola rotonda presso il Parlamento olandese, tra esperti, pediatri, ecc., sono state espresse una vasta gamma di opinioni sul tema, anche se la maggior parte dei partecipanti era decisamente a favore dell’eutanasia infantile.

Solo un’associazione cristiana, VAN, ha osato sottolineare che la sofferenza dei genitori non deve essere una giustificazione sufficiente a praticare l’eutanasia ad un bambino”. E poi che “Una società che non protegge i suoi figli perde la sua dignità. Convogliamo le energie sul miglioramento delle cure palliative e l’accompagnamento fisico e psicologico nell’ultima fase della vita per i bambini e i loro genitori”.

Una portavoce dell’associazione olandese dei pedagogisti (NRC), la dottoressa Miriam Vos, ha sollevato la domanda su ciò che si intenda per “sofferenza senza speranza e insopportabile”, cioè il criterio principale per l’eutanasia in Olanda. “I bambini di età inferiore ai 12 anni non parlano mai di sofferenza disperata e insopportabile. Le loro espressioni verbali e non verbali possono suggerirci questo, ma non ne possiamo avere la certezza: il concetto è acquisito sempre a seguito dell’interpretazione degli adulti, del medico, dei genitori o di altri operatori sanitari“. 

Fonte: BioEdge

Redazione


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