04/09/2014

Ex gay: si può, senza traumi

Ex gay esistono e sono persone felici ed equilibrate. Il fatto che alcune persone cambiano il loro orientamento sessuale da omosessuale in eterosessuale (alcuni spontaneamente come un cambiamento evolutivo, alcuni attraverso la consulenza religiosa, altri attraverso terapia professionale) è un grosso problema per il movimento omosessuale. Esso mina seriamente il mito che le persone  “nascono gay e non possono cambiare”, e che serve ad accusare di omofobia chi ritiene che l’omosessualità sia innaturale, assimilando l’omofobo al razzista.

Eppure esistono diverse associazioni di ex-gay: piccole e mal finanziate, ma comunque attaccate in modo furioso dalle lobby omosessualiste.   Queste sono – per esempio – riuscite a far passare  in molti Stati americani leggi che vietano agli psicologi di operare per agevolare il cambiamento di orientamento sessuale di minorenni, su richiesta dei genitori.  Recentemente il Southern Poverty Law Center (SPLC), un ricco gruppo di pressione politico anticristiano sta attaccando anche gli psicologi che lavorano in questo senso con gli adulti, accusandoli di frode.

Le moderne terapie di riorientamento sessuale,  oggi si basano sulla “terapia della parola”, ma gli oppositori continuano a dire che si usano tecniche ( come la  “terapia di avversione” , che associa gli impulsi omosessuali con stimoli negativi) lesive della dignità dei pazienti. E’ una bugia enorme, perché nessun terapeuta le usa più da anni. Recentemente ha fatto scalpore (per chi l’ha voluto sentire) il caso di un trans che aveva accusato di tali violenze un’associazione che poi si è rivelata esistente.... nella trama di un film.

Per approfondire il tema e per ulteriori rimandi si veda Life Site News.

Redazione

 

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