18/05/2015

Famiglia, demografia e sviluppo: il miracolo ungherese

Le politiche pro vita, pro famiglia e per l’incremento demografico non riscuotono certo il consenso politicamente corretto dei grandi media e delle Istituzioni internazionali.

Frequentemente, per esempio, leggiamo sulla stampa attacchi contro Viktor Orban, il capo di Stato Ungherese, spesso presentato come un dittatore.

Vediamo ora cosa ci dicono i fatti, dai quali si potranno dedurre le ragioni della propaganda internazionale contro l’Ungheria ed il suo Presidente.

Il parlamento Ungherese ha inserito nella Costituzione la protezione della Vita dal concepimento.

Il Governo fa uscire il paese dalla crisi, manda a casa il Fondo Monetario Internazionale e rende la Banca Centrale indipendente dalle pressioni finanziarie internazionali.

Più bambini sono nati nel 2014 che negli ultimi cinque anni. Il tasso di fecondità totale è 1,41, il valore più alto dal 1997, anche se ancora non è abbastanza alto. Il numero dei matrimoni è aumentato costantemente dal 2010, del 9% nel solo 2014. Ricordiamo che tra il 2002 e il 2010 il numero dei matrimoni in Ungheria era sceso del 23%. Il numero dei divorzi è diminuito del 15% tra il 2010 e il 2013. Il numero di aborti è in continuo declino, ed è diminuito del 20% dal 2010. Grazie ai sussidi alle famiglie 236 miliardi di HUF (fiorini ungheresi) sono rimasti alle famiglie nel 2014. Le pensioni sono aumentate del 19% dal 2011 al 2014.

Dietro a queste cifre vi sono i numerosi vantaggi fiscali per le famiglie: diminuzione delle tasse sul reddito per famiglie con più di due figli, l’indennità di maternità, l’indennità per gli acquirenti della prima casa, l’aumento del 25% nei posti in asili nido e le misure sulla tutela del lavoro.

Bludental

Numerosi anche i miglioramenti generali dell’economia: 210.000 posti di lavoro in più nel 2014. La disoccupazione al 7.1% (contro il 13.1% in Italia). Il PIL è aumentato del 3.5% l’anno scorso (quasi il doppio della media europea). I salari sono anche in continuo aumento: 4% nel 2014. Con l’eliminazione dei prestiti in valuta estera, sono stati convertiti prestiti per un valore di 3.600 miliardi di HUF, e sono state quindi protette le case di mezzo milione di famiglie. L’ anno scorso il turismo è aumentato del 13% e gli investimenti esteri del 14%.

Questo vero e proprio miracolo è il diretto risultato di una politica di indipendenza monetaria e di supporto alle famiglie che sono il nerbo di ogni nazione.
Riflettiamoci!

Antonio Brandi

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