05/11/2015

Famiglia – In Germania sotto attacco chi la difende

La famiglia in Germania è in pericolo. E pure chi la difende. Dopo le tristemente note notti dei lunghi coltelli e dei cristalli, a quanto sembra ora vi sono le notti degli incendi appiccati.

Come leggiamo nel comunicato di Demo für Alle, nelle ultime settimane si sono verificati episodi inquietanti, che hanno coinvolto noti attivisti pro-famiglia.

Tutto è iniziato con l’incendio all’auto di Beatrix von Storcheurodeputata per Alternative für Deutschland (AfD, Alternativa per la Germania) e impegnata a difesa della vita e della famiglia naturale. Poi, alcuni giorni fa, è successo lo stesso all’auto di Hedwig von Beverfoerde, portavoce di Initiative Familienschutz e organizzatrice principale di “Demo für Alle” a Stoccarda, in pratica la Manif pour tous tedesca. 

Dopo quest’ultimo atto vandalico e intimidatorio, sul web è apparsa una lettera anonima in cui era scritto che la scelta dell’ultima vittima si doveva al fatto che è l’organizzatrice delle manifestazioni di Stoccarda contro la realizzazione dei programmi scolastici LGBT.

È finito sotto attacco anche il filosofo e blogger cattolico Josef Bordat, reo di aver osato riportare e commentare l’episodio: ha dovuto subire minacce di morte talmente insistenti e violente che ha deciso di sospendere temporaneamente il suo blog. 

Gli episodi fin qui raccontati seguono la messa in scena di uno spettacolo teatrale  che ha pesantemente attaccato gli stessi personaggi e altre figure, tutte impegnate contro il matrimonio omosessuale e l’ideologia gender. 

Il 14 ottobre, infatti, a Berlinoc’è stata la “prima” della piece teatrale Fear And Identity, del drammaturgo e regista tedesco Falk Richter.

Nello spettacolo in questione, l’autore invita il pubblico ad andare oltre le imposizioni socio-culturali, superando le proprie paure nei confronti del “diverso” sia esso un immigrato, un gay o un transgender. Quattro attori impersonano altrettanti personaggi pubblici, vittime, secondo il regista, di tale “paura” e conosciuti in Germania per le loro posizioni presunte “omofobe”: la giornalista Birgit Kelle, la nota saggista Gabriele Kuby, la portavoce dell’organizzazione pro-family “Initiative Familienschutz” Hedwig von Bevoerfoerde, l’eurodeputata Beatrix von Storch e un altro esponente del partito “Alternativa per la Germania”, Frauke Petry. Tali personalità sono state rappresentate come zombie, ciascuno ben riconoscibile con il proprio nome e la propria foto incollata sul volto. E, fatto assai più grave, a quanto pare nei testi dell’opera si invita ad uccidere questi mostri.

C’è proprio un bel clima nella democratica Germania...

Redazione

 

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