26/06/2019

Fernando Grande, il ministro degli Interni a favore delle terapie riparative e contro l’utero in affitto

Fernando Grande, ministro degli Interni e considerato «il gay più influente in Spagna», ha detto in una sua recente intervista, sul quotidiano El Mundo che qualsiasi omosessuale «può scegliere, se lo fa volontariamente e liberamente terapie per ri-orentare le sue tendenze omosessuali». Stiamo parlando di uno dei riferimenti più importanti in Spagna, per la comunità Lgbt eppure, l’attuale ministro degli Interni del governo iberico, ex giudice dell’Alta Corte, ha sottolineato come la possibilità di accedere a tali cure sia un diritto e una decisione strettamente personale e perciò da vivere in piena libertà.

Parole coraggiose, in realtà, se si pensa che queste terapie sono state bandite in varie comunità autonome della Spagna. Non solo, sempre nella stessa intervista su El Mundo, il ministro si è espresso anche sull’utero in affitto con un chiaro e grande no «... per convinzione personale, da qualche tempo. Non mi piace l’idea di una donna che, coscientemente, volontariamente, senza o con una coercizione diretta o indiretta, porti avanti una gravidanza e poi consegni quell’essere che ha portato in grembo ad altre persone. [...] Non nego che possano accadere queste cose, i cittadini già fanno riferimento a questi casi per chiedere una legge, ma sono così specifici da non poter essere regolati. La maternità surrogata […] è stata pensata per altre persone, in questo caso, per i gay. E io dico sempre no all’uso delle donne. Non succede nulla se non puoi avere un figlio in modo naturale, puoi comunque essere felice».

Anzi, Grande ricorda e sottolinea quanto sarebbe più utile e positivo per un bambino, l’essere adottato e propone questa alternativa alle coppie che non possono avere figli, comprese le coppie dello stesso sesso: «Se non puoi adottare un bambino di due mesi perché in Spagna è molto difficile avere bambini appena nati, ricorri all’adozione internazionale, anche se dovessi aspettare anni ...». Insomma, chiosa in modo secco e deciso il ministro, «Ci sono tutte queste possibilità e, se nessuna funziona, dobbiamo imparare che nella vita non si può avere tutto».

Manuela Antonacci

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