17/12/2016

Gaystapo spagnola perseguita chi non vuole il gender a scuola

La Gaystapo di Spagna sta scatenando una violentissima persecuzione contro i suoi “nemici”.

A finire nel mirino è stata l’associazione HazteOir, rea di aver pubblicato e diffuso 100.000 copie di un libretto di 48 pagine, titolato “Sai quello che insegnano a tuo figlio a scuola? Le leggi di indottrinamento sessuale“.

Già distribuito in oltre 16.000 istituti scolastici, pubblici e privati, questo opuscolo spiega e denuncia le varie leggi regionali che impongono l’indottrinamento gender nelle scuole (noi abbiamo parlato ad esempio di quella della Comunità di Madrid).

Ecco spiegato il motivo delle reazioni furibonde da parte dell’associazionismo LGBT e dei partiti politici, soprattutto quelli di sinistra, come il PSOE e Podemos (ma anche il cosiddetto centro-destra non si è tirato indietro), che sono ricorsi persino all’autorità giudiziaria. Le accuse rivolte ad HazteOir e al suo presidente Ignacio Arsuaga sono le solite: fascismo ed omofobia. Basta pensarla diversamente dal totalitarismo arcobaleno per finire sul banco degli imputati e meritare pene severe ed ostracismo perpetuo.

Eppure, come spiegano dall’associazione, basterebbe leggere il libro per capire che non vi è alcun intento discriminatorio verso le persone omosessuali. In primo luogo perché viene espressamente affermato che i diritti di ogni persona sono protetti dalla Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Poi perché HazteOir ribadisce chiaramente che ogni essere umano merita rispetto a prescindere, indipendentemente dai suoi gusti sessuali. I membri della comunità LGBT, infatti, godono degli stessi diritti e doveri degli altri cittadini spagnoli e nessuno intende privarli della loro libertà. Ma si sa, la Gaystapo i libri li vuole censurare e bruciare, non certo leggere: facendolo, rischierebbe di cambiare idea.

Ciò che denuncia HazteOír, insomma, è piuttosto una legislazione che impone un vero e proprio indottrinamento sessuale basato sull’ideologia gender nelle scuole di ogni ordine e grado. In pratica, molte autonomie locali spagnole vogliono disorientare i bambini parlando loro di una strana “diversità sessuale”; discriminano la famiglia naturale equiparandola ad altri modelli; affidano questa sorta di educazione sessuale prevalentemente ad esponenti del mondo LGBT. Il tutto con i soldi dei contribuenti. Senza contare poi che tale sistema conculca la libertà di insegnamento (anche i docenti infatti devono essere indottrinati per bene) e vìola palesemente il prioritario diritto dei genitori di educare i figli come ritengono più opportuno.

Questo però in Spagna non si può dire. La Gaystapo non lo ammette. E così scatta la censura (alcune regioni hanno impedito la diffusione del libro), il boicottaggio e la persecuzione giudiziaria. Ovviamente in nome della tolleranza, dell’amore e della lotta alla discriminazione.

Ciò nonostante, molti hanno espresso solidarietà ad HazteOir e numerosi cittadini stanno chiedendo l’opuscolo per informarsi (si parla di un migliaio al giorno).

La resistenza al totalitarismo arcobaleno c’è, è quantitativamente significativa e si fa sentire. Ed è per questo che la Gaystapo è violenta: ha paura. E noi sappiamo che sicuramente verrà sconfitta e alla fine il buon senso prevarrà.

Federico Catani


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