19/01/2016

Gender – Bisessuali spagnoli contro il dizionario

La teoria gender, con annessi e connessi, vuole infilarsi ovunque. Anche nei dizionari. Anzi, potremmo dire che predilige i dizionari: manipolare il linguaggio facilita la manipolazione delle menti.

Apprendiamo che, a quanto pare, il 2016 è stato proclamato (non si sa bene da chi, perché e con quale autorità) “anno della bisessualità”.

E per l’occasione, come riporta Vozpópuli, l’associazione spagnola Arcópoli, che difende i diritti di tutti gli appartenenti al mondo Lgbt, ha chiesto alla Real Academia Española (RAE) di modificare la definizione di “bisessuale” presente nel dizionario, evitando così che venga confusa – come accade ora – con l’ermafroditismo o con il mero orientamento sessuale verso persone di ambo i sessi.

Per Arcópoli, poiché la lingua riflette il pensiero della società, è quindi giunto il momento di dare ai bisessuali ciò che gli spetta, senza più discriminarli. Ciò deve valere anche per il mondo Lgbt, dove spesso la bisessualità non trova la giusta considerazione. In pratica, si vuole dare al bisessuale la sua “dignità”. Non va considerato come uno con gusti strani o che per vizio riesce a “divertirsi” sia con le donne, sia con gli uomini.

L’attuale dizionario della lingua spagnola, infatti, non parlerebbe correttamente della bisessualità, perché, come accennato, in sostanza riduce la bisessualità all’alternanza di pratiche sessuali etero con pratiche omosessuali.

Ma per Arcópoli, che ha già contattato la RAE per avere un incontro e ha annunciato pure una campagna di sensibilizzazione sul tema, bisessuale è «la persona il cui orientamento sessuale è indirizzato verso altri di sesso o genere uguali o diversi dal proprio, ma non necessariamente nello stesso tempo, né allo stesso modo o con la stessa intensità». gender_scuola_SOS.svg

In sostanza a noi pare che voglia dire proprio che il bisessuale è uno che va sia con uomini che con donne... non abbiamo la mente abbastanza raffinata per cogliere la specificità di cui parla Arcopoli.

Fortunatamente, dalle parti della RAE han fatto sapere che il dizionario non può essere sottoposto a modifica ogniqualvolta un gruppo di interesse lo voglia. Altrimenti sarebbe il caos. E infatti finora non sono mancate innumerevoli petizioni da parte di varie associazioni e per i più svariati motivi. C’è da chiedersi però quanto durerà la resistenza. Le lobby Lgbt sono assai influenti e basta parlare solo un attimo di discriminazione e razzismo per ottenere quanto si desidera.

D’altra parte, dobbiamo ammettere che star dietro a quanto sostengono i fautori della teoria gender è davvero complicato. Quando si abbandona la logica, infatti, non si ha più la capacità di costruire ragionamenti sensati.

Redazione

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