13/09/2016

Gender, la distruzione della libertà in nome della libertà

I nostri lettori conoscono Gabriele Kuby,  sociologa e  critica letteraria tedesca che ha scritto diversi saggi estremamente interessanti sull’ideologia gender.

Francis Phillips, sul Catholic Herald, parla con l’autrice del libro uscito alcuni anni fa  The Global Sexual Revolution: Destruction of Freedom in the Name of Freedom  (La rivoluzione sessuale globale: distruzione della libertà in nome della libertà), e le chiede della sua conversione.

Il libro spiega perché la tradizionale distinzione tra uomini e donne è sotto attacco oggi in Occidente e perché ad esempio in Germania le manifestazioni pacifiche a favore dei valori della famiglia ora hanno bisogno di protezione della polizia. Infatti, come sottolinea Kuby, chiunque crede in uno scopo divino per gli uomini e per le donne è ormai etichettato come “fondamentalista religioso” o  “fondamentalista sessista”.

Kuby è una convertita. E’ stata alla ricerca di Dio per più di 20 anni, camminando, però, su strade sbagliate,  filosofie esoteriche,  psicologia. Il suo matrimonio era finito e la sua vita era in crisi, sola con tre figli adolescenti. Un giorno le chiesero di pregare di fronte a una statua buddista, ma alla fine di quella preghiera capì che sarebbe diventata cattolica. E così ha scritto sulla sua ritrovata fede e sulla rivoluzione sessuale globale.

In Germania i media hanno fatto del tutto per ostacolare la diffusione del suo libro. Tuttavia ha avuto già sei edizioni  ed è stato tradotto in sette lingue finora: il libro è una guida essenziale per la resistenza alla ” rivoluzione di genere “.

Una battaglia culturale che molti combattono coraggiosamente, nonostante il fatto che il denaro e il potere sono nelle mani dell’altra parte.

Vorremmo riflettere sul sottotitolo, che ci pare davvero interessante: la distruzione della libertà in nome della libertà.

Non c’è cosa peggiore che il libertarismo (bisogna sempre fare attenzione agli -ismi!). Dovremmo chiederci se sia “libertà” il delirio di onnipotenza dell’uomo teso a “uccidere Dio”, aldilà del Bene e del male, teso a ignorare i limiti naturali (per esempio la natura sessuata, inventando 71 generi, come vogliono i teorici del gender...) che ne fanno un “io” bisognoso di un “tu” e di un “Altro”, teso a cercare la realizzazione dei propri desideri e dei propri istinti (di cui si fa schiavo, tutt’altro che libero!), a costo di calpestare la dignità propria e altrui, l’essere umano è destinato non solo a non essere davvero libero, ma ad essere profondamente, esistenzialmente, infelice.

Redazione

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