17/09/2016

Giovani a rischio, giovani più a rischio: giovani LGBT

I giovani, per il solo fatto di essere giovani, rischiano di incappare in cattivi maestri e cattive compagnie che li portano a rovinarsi la vita (o perderla) per l’abuso di e la dipendenza da sostanze pericolose o nocive.

Le condizioni sociali di degrado e le carenze affettive gravi possono determinare una maggiore fragilità nei ragazzi che diventano soggetti “più a rischio”.

Alcune indagini svolte negli USA e in Messico, però, hanno riscontrato che tra i giovani a rischio quelli più a rischio appartengono alla comunità LGBTQIA(...).

Sono i più propensi a far uso di droghe, ad abusare di fumo e alcol, a impegnarsi in comportamenti a rischio, dalla cattiva alimentazione, all’inattività fisica a comportamenti violenti e autodistruttivi, tra i quali primariamente i rapporti sessuali promiscui, spregiudicati e incauti.

Il risultato è stato pubblicato dal Center for Disease Control’s Youth Risk Behavior Surveillance System, che ha svolto la sua indagine nelle scuole e ha confrontato il comportamento degli omosessuali e dei bisessuali con quello degli eterosessuali, dal settembre 2014 al dicembre 2015.

Un secondo studio, che  si concentrava sui giovani ispanici di Miami, ha riscontrato che gli omosessuali hanno il doppio delle probabilità degli etero di abusare di alcol , fumo e droghe.

La dura realtà è che lo stile di vita LGBTQIA è ad alto rischio – e non si può dare la colpa di ciò alla società ‘omofoba’, perché le stesse conclusioni si traggono da indagini  condotte in zone tradizionalmente note per essere gay friendly.

I giovani devono essere consci dei pericoli connessi a certi stili di vita stili di vita e, in particolare, a certi tipi di rapporti sessuali.

E così, in Inghilterra le autorità sanitarie lanciano l’allarme perché persiste  la diffusione di un’infezione di gonorrea resistente ai farmaci. Il primo caso documentato al mondo di fallimento del trattamento gonorrea sia con ceftriaxone sia con  azitromicina è stato segnalato nel Regno Unito nel luglio di quest’anno. Altri diciassette casi di questo ceppo di batteri farmaco-resistenti sono stati riscontrati a seguire. Ci sono stati altri 15 casi durante il 2015, prevalentemente tra giovani  uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini tra i 18 e i 31 anni.

Educare al dovuto rispetto delle persone – tutte – a prescindere dalle loro tendenze sessuali è doveroso. Ma prospettare come “naturali” certi comportamenti e certi stili di vita sottacendo i rischi che comportano è da irresponsabili. Il libertarismo radicale a tutti i costi non serve al benessere dei giovani.

Tutti i “grandi” sono stati giovani e chi più chi meno tutti sono passati, per i motivi più disparati, davanti alle tentazioni di moda tra i coetanei. Perciò i “grandi” dovrebbero essere in grado di indicare la via retta alle nuove generazioni.

Chi più chi meno, tutti  fanno degli sbagli, ma finché si è giovani, per fortuna, c’è il tempo per rimediare, girare pagina, ricominciare da capo.  Finché si è giovani, se si è imboccata una strada apparentemente larga e piacevole, ma che è piena di trappole scivolose, anche mortali, e che conduce al baratro del nulla, si è sempre in tempo a fare un’inversione di marcia...

Redazione

Fonte: Lifesitenews

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