21/01/2019

Gli USA in Marcia per la Vita con un ex membro di Planned Parenthood

La Marcia per la Vita 2019 che si è svolta venerdì scorso, come ogni anno, a Washington D.C., è stata incentrata principalmente sul dato scientifico e inequivocabile che i bambini non nati sono esseri umani unici e viventi dal momento del concepimento. Un concetto richiamato principalmente nel tema della Marcia, presentato dalla presidente Jeanne Mancini Unico dal primo giorno: pro-life è pro scienza, per sottolineare, come ha affermato, appunto, Mancini, che «la scienza è alla base del movimento pro life». Infatti, decine di libri di testo, ma anche biologi e medici esperti  hanno confermato che la vita umana nasce, nel momento stesso del concepimento, già completa del suo Dna unico al mondo.

Per questo motivo, Mancini ha esortato i leader politici ad approvare leggi che riflettano queste  importanti acquisizioni scientifiche sulla vita umana. La marcia annuale, già alla sua quarantaseiesima edizione, si è svolta il 18 gennaio, anniversario della sentenza della Corte Suprema del 1973 Roe v. Wade, che ha reso l’aborto un diritto costituzionale in molti stati americani.

David Daleiden del Center for Medical Progress, nell’unirsi all’annuncio dell’evento, insieme a Jeanne Mancini, ha espresso la speranza che il tema in questione possa sensibilizzare la gente e il mondo della medicina sulla necessità di porre fine della ricerca medica finanziata dai contribuenti, utilizzando parti di feti abortiti. Tra i relatori: il popolare commentatore Ben Shapiro e soprattutto Abby Johnson, un’ex dipendente di Planned Parenthood  da cui venne nominata addirittura “impiegata dell’anno”. La donna, divenuta in seguito direttrice di una clinica abortista, ha vissuto un radicale cambiamento negli anni, convincendosi sempre più di quanto la vita sia sacra e vada difesa sempre e comunque, tanto da essere, oggi, avvocato pro life.

Alla Marcia per la Vita, lo scorso anno, per la prima volta, è intervenuto il presidente degli Stati Uniti insieme al vicepresidente Mike Pence. Trump e Pence hanno espresso con entusiasmo la loro approvazione e soprattutto il loro appoggio nei confronti del movimento pro life che il Presidente ha dichiarato “nato per amore” aggiungendo: «Sappiamo che la vita è il più grande miracolo di tutti, lo vediamo negli occhi di ogni nuova madre che culla quel neonato tra le sue braccia amorevoli. È per questo che marciamo, è per questo che preghiamo, è per questo che dichiariamo che il futuro dell’America sarà pieno di bontà, pace, gioia, dignità e vita per ogni figlio di Dio».

Manuela Antonacci

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