31/05/2019

In Illinois la peggior legge pro aborto degli USA

Martedì 28 maggio, la Camera dei rappresentanti dell’Illinois ha approvato un progetto di legge che abroga il divieto di aborto alla nascita nei centri sanitari dello Stato, consentendo anche ai non medici di commettere aborti ed eliminando le protezioni per i bambini nati durante aborti falliti.

Il disegno di legge, denominato “Legge sulla salute riproduttiva”, è stato approvato con 64 voti a favore e 50 contrari. Nei prossimi giorni sarà il Senato dello Stato, a maggioranza democratica, a doversi esprimere su questa liberalizzazione che porta all’infanticidio.

 I pro life dell’organizzazione Susan B. Anthony hanno definito questa nuova possibile legge la «più estrema» dell’aborto su richiesta nell’intero Paese e più radicale persino di quella di New York. «Permette l’aborto durante la gravidanza, fino al momento della nascita, per qualsiasi motivo. Permette l’aborto da parte di un non-medico in una struttura che non è ispezionata e non deve riferire a nessuno alcun incidente o malfunzionamento o complicanze», è molto grave. Non solo, la proposta di legge rimuove ogni garanzia per l’obiezione di coscienza per gli operatori sanitari e costringe tutte le assicurazioni private (sistema molto usato in tutti gli Usa) a «coprire i costi per gli aborti, comprese le assicurazioni religiose. La proposta di legge si spinge fino al punto di abrogare il divieto dell’Illinois di barbari aborti parziali e di eliminare le protezioni per i bambini nati vivi durante aborti falliti».

Il disegno di legge «dichiara espressamente che il nascituro non ha diritti», «elimina il requisito che i dati sull’aborto, compreso il numero di aborti praticati su donne fuori dallo Stato o ragazze minorenni, siano riportati pubblicamente, ed elimina il requisito di indagare sulle morti materne dovute all’aborto». Ciò che potrebbe avvenire nelle cliniche dell’Illinois sarebbe celato per sempre.

Il percorso per la difesa della vita del nascituro e della madre sarà molto lungo negli Stati Uniti e a fronte di Stati che approvano leggi che limitano leggi malvagie, altri (a maggioranza democratica) si spingono sempre più in là nel legiferare a favore dell’infanticidio e nel far regredire diritti e garanzie per i medici, le cliniche e le madri stesse. Mentre l’American Civil Liberties Union dell’Illinois ha applaudito, dicendo che la proposta di legge «riconosce l’assistenza sanitaria riproduttiva come un diritto fondamentale e rimuovendo gli obsoleti statuti bloccati da molto tempo che rendono molte forme di assistenza dai contraccettivi all’aborto come un crimine».

La Conferenza cattolica dell’Illinois, a sua volta, ha definito il passaggio «una grave tragedia e un fallimento morale collettivo. Questa legge è una misura estrema, che consente di abortire la vita non nata in qualsiasi fase della gravidanza e per qualsiasi motivo», ha detto in una dichiarazione la Conferenza cattolica dell’Illinois. A far riflettere sul clima pesante che si respira in tutti gli Usa c’è la denuncia di questi stessi giorni del senatore repubblicano dello Stato dell’Alabama, Kay Ivey, uno dei protagonisti della approvazione della legge che limita l’aborto approvata la scorsa settimana. Ebbene, il senatore Ivey ha denunciato che la sua famiglia ha dovuto subire minacce violente online da parte di sostenitori pro aborto che si sono sentiti offesi e irritati. Alcuni malviventi hanno minacciato anche di violentare la moglie e devastare l’abitazione. Certo il Senatore Ivey non presenterà nessuna scusa per il suo impegno a favore del nascituro, né farà passi indietro nelle sue convinzioni, tuttavia si è detto sconvolto per le minacce subite da lui e dalla sua famiglia.

Se qualcuno aveva dubbi su quanto fosse diventata violenta la reazione degli abortisti alle nuove leggi che riducono il dramma dell’aborto, pur non eliminandolo, il caso del senatore Ivey può illustrare bene la situazione. Il moloch dell’aborto non solo è duro a morire, gli interessi intorno a questa pratica sono milionari, la lunga strada politica e giudiziaria che un giorno porterà al bando dell’infanticidio del concepito sarà ancora lunga e molti altri protagonisti e difensori della vita dovranno soffrire prima di cogliere il risultato a cui tutti aspiriamo: proteggere la vita sin dal suo principio dalle mani di ‘sicari’ senza scrupoli.

Luca Volontè

Fonte: LifeSiteNews

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