18/04/2016

Incesto in TV in Spagna. Fratello e sorella: “Siamo innamorati”

I limiti sono veramente così lassi da far sì che anche l’incesto sia oramai una pratica socialmente accettata?

Leggendo del caso della coppia di fratelli spagnoli che ha annunciato in diretta TV, nel corso dello show “Cambiame”, di vivere una storia d’amore – con tanto di beneplacito del padre (lo stesso per entrambi) – parrebbe proprio di sì.

Ma andiamo con ordine, scoprendo alcuni dettagli di questo rapporto d’incesto.

Ana è una ragazza di 27 anni, Dani un ragazzo di 23. Si sono conosciuti sui social network e si sono innamorati l’uno dell’altra... salvo poi scoprire di avere lo stesso padre (ma la madre diversa) e di essere, quindi, fratelli!

Dopo vent’anni di separazione i due ora abitano assieme a Barcellona e vivono una relazione incestuosa avvallata dal padre, il quale – comparso anch’egli durante la trasmissione “Cambiame” – ha avuto anche prontezza di scherzare con la figlia, dicendole: “Posso chiamarti nuora?“.

altruismo_ciechi_occhi_finestra_incestoCon questo caso siamo chiaramente di fronte al meccanismo della cosiddetta ‘finestra di Overton‘: un fatto inaccettabile – e, anzi, punito dalla legge – piano piano comincia a non essere più considerato un tabù e ad essere accettato; emergono poi i primi casi reali e si comincia ad elaborare una giustificazione razionale... da qui il tema diventa sempre più diffuso, tanto da dover poi essere legalizzato.

Come non ricordare, in proposito, che già nel settembre del 2014 la Germania si è mossa per depenalizzare questo “tabù sociale”?

Chissà poi quale parola s’inventeranno i fautori della neolingua per rendere le acque torbide ed evitare di usare il termine ‘incesto’... stiamo a vedere.

Chiudiamo con una riflessione. Un tempo gli uomini dovevano fare lo sforzo di chiedere al padre della donna “con cui parlavano” la mano della figlia. Una situazione per certi versi eccessiva e che non valorizzava appieno le donne, ma forse migliore rispetto alle condizioni che si prospettano nel prossimo futuro.

Soprattutto in quanto, spiace dirlo, il caso di Ana e Dani è solamente una delle diverse situazioni simili che già oggi hanno luogo e che sono destinate a crescere, visto il proliferare dei divorzi e delle nuove unioni, nonché il fiorente mercato legato alla vendita di ovuli e sperma (attraverso le banche del seme, ma non solo).

Redazione

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