Guerra per l’uguaglianza. Il concetto è chiaro: lotta senza confini per imporre l’ideologia gender, soprattutto a quella fascia di popolazione, bambini e giovani, che certamente più risente delle pressioni e dell’indottrinamento.
Questo disegno trova spazio non solo in Italia: basti ricordare il caso negli USA del padre arrestato perchè ha osato contestare la lettura di un libro dai contenuti osceni a scuola od i sex box, contenenti “giocattoli” e fumetti raffiguranti scene erotiche distribuiti in Svizzera.
L’eccessiva e morbosa attenzione nei confronti della sessualizzazione forzosa dei minori va a braccetto con l’inserimento di concetti quali la destrutturazione del concetto di sesso a favore della scelta di genere e della non necessità di avere un padre ed un madre.
Se l’Arcigay imperversa nelle nostre scuole, in Inghilterra non sono da meno. L’associazione Stonewall -la più grande struttura GLBT inglese- tiene incontri nelle scuole per spiegare come sia normale avere genitori gay. Questa è la guerra contro i nostri bambini e l’attacco subdolo con armi quali la persuasione e l’abuso della fiducia che un alunno concede all’istituzione scolastica e che affida quasi istintivamente ad un adulto. Ne dà notizia il militante prolife John Smeaton sul suo blog, riportando un’emblematica immagine di uno di questi progetti: una serie di scritte e disegni fatte fare a scuola ai bambini di chiaro contenuto gay friendly.
Redazione
