La Buona Notizia di oggi viene da Tel Aviv dove un bambino nato a 22 settimane, il più giovane prematuro di Israele, è stato finalmente in grado di lasciare l’ospedale e tornare a casa.
Aharon era nato due settimane prima della cosiddetta età per la vitalità, fissata a 24 settimane.
Con tutti i suoi 670 grammi, ha dimostrato che la vita può essere più forte di qualsiasi previsione medica.
Il papà di Aharon ha dichiarato: «I medici qui sono stati onesti; sono venuti e mi hanno detto dritto in faccia che Aharon aveva il 20 per cento di probabilità di sopravvivenza. E anche se lui fosse rientrato in quel 20 per cento, c’era una probabilità del 90 per cento che mio figlio sarebbe nato con delle disabilità».
In realtà, medici stessi hanno salvato il bambino perché per errore pensavano che fosse di 23 settimane: altrimenti la politica dell’ospedale di Tel Aviv è di non intervenire.
«Se non ci fossimo sbagliati con il calcolo delle settimane, lui non sarebbe vivo oggi», ha ammesso candidamente il professor Dror Mandel, direttore del Dipartimento di Neonatologia dell’Ichilov Sourasky Medical Center, aggiungendo: «In medicina è necessario anche la fortuna a volte, proprio come tutto nella vita».
Chissà quanti altri bimbi come il piccolo Aharon sarebbero potuti sopravvivere ricevendo le cure necessarie...
Ci auguriamo che questa storia possa essere presa dal mondo medico come stimolo per rivedere le proprie “politiche”, spesso troppo intrise di criteri matematici ma poco umani.
Nato nel mese di aprile, Aharon ha trascorso cinque mesi in ospedale prima di essere dimesso in buona salute, alla fine di questa estate.
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Forza piccolo Aharon!
Laura Bencetti
Fonte: Lifesitenews.com
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