26/10/2017

La Buona Notizia #790 – Antidoto a RU486 salva altri bambini

La Buona Notizia di oggi è che altri due bambini sono sopravvissuti alla Ru 486.

Abbiamo già presentato – in un nostro articolo – questa pillola assassina, il dolore che provoca al piccolo che ne viene ucciso e gli effetti indesiderati (morte compresa) che essa provoca anche nel corpo della donna.

E abbiamo già spiegato che fortunatamente, dei veri medici che compiono seriamente la loro professione, cioè avere cura della vita, difenderla e salvarla, dal 2007 hanno trovato un antidoto per far sì che le donne che hanno ingerito la prima delle due pillole previste per abortire e si pentono possano invertire la procedura con una dose di progesterone.

Un articolo di LifeNews riporta la testimonianza di due donne che dopo aver iniziato la procedura dell’aborto chimico hanno deciso di salvare la vita dei loro bambini grazie proprio a questo trattamento.

La mentalità comune, che porta a ritenere i bambini degli oggetti da pretendere quando si desiderano e gettar via quando non fanno comodo, ha colpito Amy Mendoza in Colorado senza però avere la meglio su di lei che, giusto in tempo, ha deciso di non portare avanti l’assassinio del figlio.

I tre bambini, la carriera avviata e la voglia di godersi il tempo libero non lasciavano spazio all’arrivo del nuovo figlio che già portava in grembo, così, dopo essersi rivolta a Planned Parenthood, ingerì la prima pillola che l’avrebbe portata ad abortire.

Subito si pentì di questa scelta e ricordò di aver sentito dire che fosse possibile un’inversione della pillola, al contrario di come l’aveva informata Planned Parenthood. Oggi, grazie alla procedura di inversione della pillola, Cruz è vivo e sua madre può affermare «Ogni volta che lo guardo, sono così grata».

Anche Karen Raya, in California, ha avuto la fortuna di poter tornare sui propri passi prima che fosse troppo tardi. L’età molto giovane (19 anni) e una dura situazione di divorzio non sono certo le migliori condizioni per accogliere una nuova vita... ma neanche una valida ragione per sopprimerla! Così, dopo aver ceduto alla prima pillola, Karen ebbe subito modo di pentirsi e, con una dose di progesterone, continuare a portare avanti la gravidanza.

Nella speranza che nessuna donna arrivi ad iniziare la procedura dell’aborto chimico e tanto meno a portarla a termine, invitiamo tutte coloro che hanno ingerito la prima pillola a consultare questo sito!

Luca Scalise


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