21/12/2017

La Buona Notizia #828 – Un figlio down merita amore

La Buona Notizia di oggi ci presenta la possibile nascita di figli con la sindrome di Down come una benedizione e non come una sciagura.

Un articolo di LifeNews ci fa conoscere la coraggiosa Manda Grover ed i suoi due bellissimi bambini.
Quando Manda era incinta, ogni volta che si presentava a fare controlli sull’andamento della gravidanza riceveva continue pressioni ad abortire da parte dei medici.

Infatti, alla dodicesima settimana di gravidanza, Manda fece uno screening che rivelò che i gemelli eterozigoti che portava in grembo potevano avere la sindrome di Down. Dopo ulteriori test, i medici hanno detto ai Grover che la loro figlia aveva una probabilità su 80 di avere la sindrome di Down, mentre il figlio maschio ne aveva una su otto.

Da subito iniziarono le pressioni per far sì che il bimbo con più possibilità di essere down venisse abortito. Per i medici era impensabile che dei genitori potessero desiderare quel bimbo così com’era. Tutti chiedevano loro se erano felici di portare avanti quella gravidanza, in quelle condizioni.

Manda e suo marito, però, non ebbero mai la minima esitazione. «Sindrome di Down o no stavo per avere i miei bambini», ha detto Manda ha tanto desiderato avere dei figli. Mai ha considerato la possibilità di liberarsi di uno dei due, che merita tanto amore, rischiando, tra l’altro, di perderli entrambi.

Quando finalmente il 10 ottobre 2015 vennero alla luce i due gemellini, guardando il maschio capirono immediatamente che lui aveva la sindrome di Down ma furono felicissimi di avere tra le braccia i bambini che desideravano, entrambi bellissimi ed entrambi sani.

Manda e suo marito sono stati coraggiosi ed ora hanno la gioia di essere genitori di bimbi meravigliosi, ma hanno patito tante pressioni e si sono sentiti molto soli. La mentalità eugenetica che ha portato Paesi, come l’Islanda, ad avere un tasso di abortività dei bimbi Down pari al 100%, si sta sempre più diffondendo e contrastarla è ormai un atto eroico.

Speriamo che tutti i genitori di piccolini che hanno la sindrome di Down si aprano al gratuito e sorprendente mistero della vita ed abbiano la gioia di accogliere queste creature meravigliose che sono degne di vivere al pari di tutti gli altri.

Luca Scalise


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