19/01/2018

La Buona Notizia #839 – “Forte Samurai” vince il tumore

La Buona Notizia di oggi ci parla di un piccolo campione coraggioso e del suo nomen omen.

Nel 2011 – racconta LifeNews – , quando era ancora nel grembo materno, i suoi genitori scoprirono che per lui ci sarebbero state bassissime probabilità di sopravvivenza. I medici hanno detto a Charles Kryvenchuk e Tamami Suzuki che il loro figlio aveva un enorme tumore al cervello e che in casi come il suo ci sarebbe stata solo una possibilità su 50.000 di sopravvivere.

La massa del tumore, infatti, sarebbe stata destinata ad espandersi, impedendogli, così, la respirazione.

Pertanto, i medici dissero alla coppia canadese che l’aborto sarebbe stata l’unica opzione da scegliere in quel momento. I genitori, però, ebbero coraggio e decisero di non abortire questo bimbo, nonostante il tumore lo avrebbe condotto facilmente alla morte.

Anzi, si affidarono a un team di specialisti di Toronto che trovarono per lui una cura. Nato, dunque, il loro bambino lo chiamarono “Kaito” che significa, in giapponese, “Forte Samurai”, infatti, alla nascita, il tumore era ancora più grande della sua testa ma lui era vivo.

Già poco dopo, il bambino ha subito il primo dei suoi tanti interventi chirurgici per rimuovere il tumore, ma ora, a sei anni, il bambino non ha più nulla, se non una cicatrice ed alcuni danni ai nervi che lo rendono incapace di sorridere o battere le palpebre sul lato sinistro del viso.

È in perfetta salute ed ha anche sviluppato un cuore compassionevole nei confronti dei bambini malati. Questo è ciò a cui porta l’essere stati amati: amare a propria volta.

Kaito detesta subire numerosi interventi (ora non più per il tumore ma per poter utilizzare il lato sinistro del viso) ma è coraggioso, felice e va avanti, pieno di vita, nonostante le difficoltà. Se non gli fosse stata data una possibilità ora non sarebbe qui.

Luca Scalise


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