23/01/2018

La Buona Notizia #841 – La vita di Grace non è inutile

La Buona Notizia di oggi racconta una storia tutta particolare, ma sviluppatasi secondo un copione mortifero tristemente noto.

Protagonisti sono Stephanie e Andy: scoperto, con grande gioia, di essere in dolce attesa, il mondo sembra cadere loro addosso quando, durante l’ecografia della 12esima settimana, scoprono che la loro bimba è anecefala, una malformazione congenita grave che si può riscontrare durante il primo mese di gravidanza, quando il nascituro appare privo totalmente o parzialmente della volta cranica e dell’encefalo.

Subito i medici consigliano alla coppia di abortire, ma – ed ecco la prima Buona Notizia – i due genitori non considerano neppure l’ipotesi di uccidere la loro bambina: la accompagneranno fino a quando sarà possibile, facendole fare tutto quello che avevano pensato per lei e godendosi i mesi di gravidanza in maniera piena.

La gravidanza trascorre abbastanza tranquilla, nonostante lo scetticismo dei medici. Medici che non confidavano neppure nel fatto che il processo del parto sarebbe iniziato e si sarebbe sviluppato in maniera naturale: invece, qualche giorno dopo il termine, la piccola Grace – questo il nome della bimba – viene al mondo con un parto naturale... e, una volta nata, piange! Una Buona Notizia, questa, per la quale i genitori avevano pregato tanto ma che non era affatto scontata. Ed è così che la piccola Grace è vissuta dieci ore e trentadue minuti, durante le quale i suoi genitori hanno gustato ogni singolo attimo trascorso con lei.

E la Buona Notizia non finisce qui. Riporta Live Action: «Dopo la perdita di Grace, la coppia ha dato vita a due ulteriori grandi risultati: la loro figlia Ava e la fondazione che hanno creato e hanno chiamato “Carrying To Term”. Attraverso “Portare a termine” stanno lavorando per cambiare la conversazione usata quando i genitori ricevono una diagnosi prenatale terminale. La maggior parte dei medici consiglia semplicemente l’aborto, mentre dovrebbero informare pienamente i genitori e dire loro che possono scegliere per la vita. Possono portare al termine naturale la vita del bambino e darlo alla luce. Fornendo ai medici le informazioni e le risorse da trasmettere ai genitori, compresi gli studi che mostrano che portare a termine ha effetti emotivi a lungo termine sui genitori rispetto all’aborto, stanno dotando i medici e i genitori della consapevolezza che l’aborto non è una risposta. L’aborto non è l’unica scelta là fuori, anche quando per il resto del mondo è così.
Oltre a lavorare per istruire ed educare i medici, “Carrying to Term” lavora anche con i genitori che scelgono la vita, aiutandoli a navigare nella loro gravidanza, a creare un piano di nascita e a ricevere il sostegno e la cura che meritano loro e i loro figli. La vita di Grace è stata breve, ma sta apportando un cambiamento tanto necessario alla cultura, visto che i suoi genitori lavorano in suo onore per aiutare i medici a dare ai loro pazienti delle vere scelte e aiutare gli altri genitori a scegliere la vita. “Non abbiamo rimpianti”, ha detto Schoonover. “La sua vita ci ha dato uno scopo nella nostra vita, ed è per questo che viviamo per ora”».

A domani, con un’altra Buona Notizia!

Redazione


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