26/01/2018

La Buona Notizia #844 – 21 anni, un lavoro... e tanta gioia

Chiudiamo questa settimana della rubrica La Buona Notizia con la storia di John.

Un ragazzo di ventuno anni, una determinazione non comune, un papà che ha creduto in lui, una giovinezza felice e... affetto dalla sindrome di Down. Sì, avete letto bene: John è affetto da trisomia 21. Ma non è stata questa sua condizione a determinare la sua vita, anzi: i suoi genitori lo hanno accolto e hanno creduto in lui e nella Buona Notizia che ogni nuova vita porta nel mondo.

L’amore fa grandi cose, lo sappiamo: quello che John ha ricevuto da parte dei suoi familiari e quello che sta donando al mondo. Sì, perché John ha messo in piedi – con l’aiuto del padre – un business che rende felici le persone. Come? Con delle calze simpatiche, che riempiono di gioia chi le riceve e le indossa.

Riporta LifeNews: «John Cronin voleva iniziare un business con suo padre dopo aver finito il liceo. L’idea principale era che fosse un negozio divertente, disse John. Il padre e il figlio dovevano capire cosa significasse realmente quel concetto. John quindi ebbe l’idea di aprire un camion di cibo. “Ma abbiamo avuto un problema”, dice Mark Cronin nel video, prima di rivolgersi a suo figlio, “Qual era il problema?”. “Entrambi non possiamo cucinare”, risponde John Cronin. Mark Cronin chiede quindi a suo figlio di condividere la sua prossima idea. “E voglio vendere i calzini perché ho indossato calzini pazzi per tutta la vita”, dice. “Perché faccio qualcosa, tipo, che mi permetta di divertirmi e di essere creativo.” Così è iniziato tutto, con l’amore di John Cronin per i calzini colorati e divertenti, quelli che definisce i suoi “calzini pazzi”. Ciò ha portato alla nascita di John’s Crazy Socks».

Ad oggi l’azienda conta ben 12 dipendenti, 8 dei quali hanno qualche disabilità, e ha tra le sue mission quella di raccogliere fondi che poi devolve in beneficienza (per la ricerca sull’autismo, sul cancro al seno e sulla sindrome di Down, ma anche per Special Olympics): «Non è mai sufficiente condurre semplicemente la tua attività», afferma il sito web dell’azienda, «spetta a noi restituire».

A noi non resta che augurare a John, a suo padre e a tutte le persone che ruotano attorno a questo “business dell’amore” tanto successo e... un mondo di felicità, vissuta e donata!

A lunedì, con un’altra Buona Notizia!

Redazione

Fonte, anche per la foto in evidenza: LifeNews


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